Mario Berrino con pappagallino davanti al Muretto di Alassio
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Alassio. Cent’anni fa nasce il maestro Mario Berrino, il papà dello storico Muretto allestito davanti al Caffè Roma, in pieno centro ad Alassio, diventato celebre in tutto il mondo. Questa sera alle 21,15 in piazza Partigiani ad Alassio è in programma la “Sera d’estate in onore di Mario Berrino“, promossa dal centro culturale “Pannunzio”.

La figura del maestro Mario Berrino, la sua creatività, simpatia e capacità di promuovere il turismo ed il territorio hanno conquistato tutti. «È stato un esempio per Alassio», lo ricorda ancora oggi a nove anni dalla sua scomparsa il sindaco Marco Melgrati.

Pittore e imprenditore, con i fratelli Elio, Giorgio e Adriano, Mario ha gestito nel primo Dopoguerra il Caffè Roma di Alassio. Negli anni della «Dolce vita» il Caffè Roma, in pieno centro cittadino, divenne il ritrovo preferito di artisti di fama nazionale ed internazionale, tra cui lo scrittore statunitense Ernest Hemingway. Mario Berrino gli sottopose l’idea di trasformare un muretto di fronte al bancone del suo bar in una collezione di piastrelle di ceramiche firmate da attori, cantanti, artisti, scrittori. L’idea subito piacque. Non avendo l’autorizzazione da parte del Comune di Alassio le prime tre piastrelle in ceramica, realizzate dal ceramista Ivos Pacetti e con le firme dello scrittore, del Quartetto Cetra e del chitarrista Cosimo Di Ceglie, furono apposte da Mario Berrino ed Ernest Hemingway quasi segretamente all’alba del 1953. Nacque così il Muretto di Alassio, considerata un’installazione interattiva destinata a continuare la sua evoluzione anche dopo la morte. Il muro è ora ricoperto da un migliaio di piastrelle in ceramica con la riproduzione degli autografi di personaggi famosi.

Vulcanico ideatore di iniziative, è ricordato anche per il concorso di bellezza Miss Muretto iniziato nel 1953; l’Aria Pura di Alassio, venduta in barattoli a 500 lire ed esportata in mezza Europa; lo Sciaccagiara, con piloti di Formula 1 in gara su rulli compressori, alla quale parteciparono tra gli altri anche diverse celebrità monegasche, oltre a Clay Regazzoni e James Hunt; la Festa degli Innamorati, dove la più bella lettera d’amore viene premiata sul Muretto il giorno di San Valentino, che continua tuttora.

Fu lui a creare il logo dei “pesci che si baciano”, usato dalla città di Alassio in più occasioni. I suoi quadri sono esposti in permanenza in due gallerie a lui dedicate ad Alassio e a Monte Carlo.

Nella serata del centenario di Berrino verranno consegnati il premio “Pannunzio Alassio 2020” al professor Stefano Zecchi, filosofo e scrittore; il premio “Flaiano Alassio 2020” al senatore Enzo Ghigo, presidente del Museo Nazionale del Cinema di Torino; il premio “Mario Soldati Alassio 2020” a Roberto Pirino, medico umanista e delegato di Albenga e del Ponente ligure dell’Accademia Italiana della Cucina.

La manifestazione verrà aperta dalla presentazione del libro di Pier Franco Quaglieni,Mario Pannunzio. La civiltà liberale” con l’introduzione e il coordinamento di Anna Ricotti e Marco Servetto.

Così spiega la serata il direttore del centro “Pannunzio”, Pier Franco Quaglieni: «Onoreremo il grande alassino Mario Berrino non con una “gran cagnara”, come avrebbe detto lui, ma con una manifestazione ordinata e sicura, all’insegna della cultura come merita un grande artista. Questa è la ventesima sera d’estate del centro Pannunzio ad Alassio. Sarà anche l’occasione per rendere omaggio a Roberto Baldassarre nel decennale della morte».

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