Quota 100, boom di pensionati in Liguria

Volano in Liguria le richieste per andare in pensione con Quota 100. Stando ai dati Inps forniti dalla Uil, in una settimana le domande sono passate da 1.078 a 1.527, raggiungendo così il 10% della platea di aventi diritto su tutta la regione. “Persone deluse ne abbiamo viste poche, quelli che vengono hanno già maturato il requisito o lo matureranno in pochi mesi”, conferma Cinzia Boscaglia, responsabile del patronato ItalUil ligure. Ciò che invece non convince è il decreto dignità. Varato a luglio dal governo Lega-M5s per mettere un freno al precariato, non sembra dare gli effetti sperati. O almeno è questo che suggeriscono i dati Inps riferiti a tutto il 2018: i nuovi contratti a tempo indeterminato sono passati da 20.469 a 16.457, sono calati anche quelli a tempo determinato (esplosi nel 2017 a 95.648 e scesi poi sotto i livelli dell’anno precedente a 72.632) mentre è quasi stabile il livello dei contratti stagionali (14.719 passati a 14.248). In totale oltre 40mila nuovi contratti in meno

Insomma, non sono aumentati i rapporti di lavoro e non è diminuito il precariato. “Il Dl Dignità non ha portato una grande quantità di lavoratori – commenta a Genova Ivana Veronese, segretario nazionale Uil – Vedremo invece quante nuove partite Iva avremo nel mercato grazie alla flat tax al 15%. Molte persone precarie avranno convenienza a spostarsi in quella tipologia, e questo ci spaventa molto perché tutto il sistema italiano è garantito da quanto versano i dipendenti con l’Irpef ed è ingiusto che ci sia chi paga meno di un dipendente in proporzione al reddito”. “Le aziende tendono a inserire nuovi lavoratori e lasciare a casa chi aveva contratti a termine già entro l’anno – spiega ancora Veronese – per evitare di inserire causai e avere un turn-over esagerato. Per questo chiediamo al Governo di lasciare alla contrattazione collettiva la gestione, per avere un equilibrio migliore”.