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La Liguria ha deliberato un emendamento volto all’eliminazione della tassa sulla caccia per il primo anno, ai giovani che si avvicinano a questo “sport”. Si tratta di un provvedimento illegale, poiché le Regioni non possono azzerare una tassa nazionale. L’Enpa si è subito schierato contro la proposta e spera che l’emendamento venga portato davanti alla Corte Costituzionale dal Ministro dell’ambiente del M5S, Sergio Costa.

Il 3 dicembre è stata depositata un’interrogazione a Risposta immediata a nome dei Consiglieri Regionali di Forza Italia Angelo Vaccarezza e Claudio Muzio, nella quale viene chiesta alla giunta Toti di scongiurare l’istituzione di un contributo da 10 a 100 euro, a carico dei pescatori sportivi e ricreativi, prevista dalla legge di Bilancio, attualmente in discussione alle Camere.

“Abbiamo deciso di preparare questo documento perché l’introduzione di una tassa a carico della pesca sportiva andrebbe a colpire un’attività praticata da milioni di persone in tutta Italia, di cui 160 mila in Liguria. È una pesca non invasiva, che mantiene viva una tradizione fondamentale della nostra terra e che alimenta anche un significativo indotto economico legato alla vendita delle attrezzature” ha dichiarato il Consigliere Regionale.

I due Consiglieri della maggioranza si erano già attivati in difesa della “pesca col palamito”, strumento professionale costituito da una lunga lenza di grosso diametro, con inseriti ad intervalli regolari spezzoni di lenza più sottile portanti ognuno un amo. La Legislazione consente l’uso del palamito anche ai pescatori sportivi, purché il numero di ami non sia superiore a 200, nonostante questo vi è il rischio che l’uso di tale strumenti non solo danneggi i pescatori professionali, ma favorisca la vendita illegale di pesce a ristoranti collusi.

In seguito al World Food Day, tenutosi lo scorso novembre, il WWF aveva puntato i riflettori sugli oceani, ambienti tra i più sfruttati del pianeta: “il 33% degli stock ittici mondiali monitorati è sfruttato in eccesso e più del 60% è sfruttato al massimo delle loro capacità, miliardi di persone nel mondo consumano pesce, cosicché il drammatico impatto della pesca insostenibile mette a rischio non solo gli stock ittici, ma anche il sostentamento delle popolazioni.” Da questo fatto sono scaturite numerose critiche, in particolare dall’Enpa e dalla Protezione Animali, nei confronti della scelta di avvantaggiare la pesca sportiva, a danno dei pescatori professionali ma soprattutto dei nostri mari.

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