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Testico. Valorizzare attrezzi ed oggetti del passato e cercare di conservare il ricordo della cultura contadina dell’entroterra ingauno. E’ l’obiettivo che si sono prefissati Renzo Morotti ed Augusto Guglieri, appassionati delle cose “D’Antan”. Hanno dato vita a Testico al piccolo, ma delizioso Museo delle cose antiche che ora anche l’Amministrazione comunale guidata dal sindaco Lucia Moscato vorrebbe sostenere e promuovere.

Nel museo ci sono oggetti di uso comune, magari non di grande valore economico, ma senz’altro utili a ricostruire quel mondo appartenuto ai nostri nonni. Si è cercato così di valorizzare gli oggetti e gli attrezzi dando vita ad uno spazio espositivo, che fosse utile a far comprendere ai visitatori il valore e l’importanza che avevano per i nostri avi.

In mostra ci sono centinaia di attrezzi ed oggetti del mondo artigianale e contadino del passato. . In esposizione in particolare ci sono oggetti che si riferiscono alle molteplici attività artigianali ed agricole che hanno preceduto il Boom degli anni Sessanta. Fra le tante cose donate dagli amici di Alassio, Stellanello e dai testicesi, o raccolte da Morotti e Guglieri, vi è da segnalare la borraccia del “Megu”, il mitico comandante partigiano Felice Cascione.

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