Savona. Inizierà il 9 gennaio il processo in Corte di assise in tribunale a Savona nei confronti di Domenico “Mimmo” Massari, 54 anni, accusato di omicidio volontario premeditato. Ha ucciso l’ex moglie quarantenne Deborah Ballesio, lo scorso 13 luglio, svuotando il caricatore della sua pistola (Smith & Wesson, .357 Magnum), durante l’esibizione della donna ad una festa di karaoke ai bagni Aquario in via Nizza a Savona. Uscito dal carcere l’aveva cercata e si era vendicato per una questione di soldi per poi costituirsi un paio di giorni dopo al carcere di Sanremo dove si era presentato sparando altri re colpi di pistola in aria per attirare l’attenzione.
Individuate come parti offese (che possono costituirsi parte civile al processo e chiedere un risarcimento) oltre ai familiari di Deborah Ballesio, la madre e il fratello, assistiti dall’avvocato Francesco Legario, anche le persone rimaste ferite nella sparatoria dei bagni Aquario e il ragazzo ventenne (Antonio M.) sequestrato e costretto con la sua auto a portarlo in carcere a Sanremo. Tra le parti offese anche Valentina B., 52 anni, residente a Cairo che rimase ferita ad una gamba per un proiettile vagante e costretta ad un’operazione chirurgica. A rimanere ferita anche una bambina di appena tre anni. Per lei lesioni e prognosi di 15 giorni. Un mese di prognosi poi per Chiara C. Massari aveva detto di non voler far del male ad altre persone.
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