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Ceriale. Dehor nel centro e sul lungomare consentiti fino a 30 metri quadrati e stop a paratie e strutture chiuse e fisse. I commercianti di Ceriale sono già sul piede di guerra dopo l’approvazione in commissione della prima bozza del regolamento per i dehor stagionali e permanenti, avvenuta nei giorni scorsi. Le prescrizioni abbozzate vengono infatti giudicate eccessivamente restrittive e penalizzanti, soprattutto in una situazione già non rosea, dopo mesi di chiusure legate al covid.

«Il nostro dehor è di circa 59 metri quadrati e con queste nuove regole verrà ridotto del 50% con conseguente perdita di tavolini e incassi – spiega Daniele Pensabene, uno dei titolari del pub Nerea in Pineta – Si tratta di proposte incomprensibili, che in un momento come quello che stiamo vivendo ci demoralizzano».

Proteste arrivano anche dagli stabilimenti balneari. «Un regolamento che se passerà, dimezzerà nei prossimi anni il nostro dehor esterno – spiegano i titolari dei Bagni Non è Rimini – Siamo molto preoccupati, provvedimenti del genere creano danni alle attività economiche».

Critico anche Giovanni Merlo presidente del Civ di Ceriale: «Una bozza di regolamento scritta in maniera anomala che si basa su principi di pura formalità senza uno studio estetico alla base. Inoltre appare controcorrente rispetto agli altri Comuni della Riviera che stanno aumentando le superfici, anziché ridurle, proprio per andare incontro ai commercianti».

Per Silvio De Francesco, presidente dei Bagni Marini di Ceriale e Gianbenedetto Calcagno, referente cerialese dell’Ascom Confcommercio è mancato un confronto preliminare con le categorie e per questo chiederanno un incontro urgente nei prossimi giorni: «La convocazione della commissione è arrivata solo un giorno prima rispetto all’incontro e per questo in molti non hanno potuto partecipare, dato il poco preavviso – dicono – Inoltre appare assurdo che un regolamento che andrà a toccare l’economia di tutto il paese non sia stato precedentemente condiviso».

Il sindaco Luigi Romano ha precisato che «si tratta di una bozza e che nulla è ancora definitivo». «Le osservazioni fatte in commissione – prosegue il primo cittadino – saranno valutate attentamente. Si tratta di un regolamento obsoleto ed era opportuno rimettere ordine e creare linee guida precise, in quanto la maggior parte dei dehor negli ultimi anni è stato concesso in deroga».

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