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Savona. A palazzo di giustizia, è stato il giorno dell’interrogatorio dell’imprenditore albenganese Andrea Nucera che, per circa tre ore e mezza è rimasto nell’ufficio del Procuratore Ubaldo Pelosi. Tempo che non è stato sufficiente ad esaurire tutti gli argomenti da trattare tanto che l’audizione è stata solo sospesa e riprenderà tra dieci giorni.
Impossibile sapere qualche dettaglio sui contenuti del faccia a faccia: il riserbo al momento è massimo. «Si può dire poco perché in questa fase siamo coperti dal segreto investigativo» ha precisato l’avvocato Carlo Biondi che assiste Nucera insieme ai colleghi Pietro Pomanti e Franco Coppi. «L’interrogatorio – ha proseguito il legale – si è svolto in un clima di assoluta serenità e trasparenza sia dal punto di vista delle domande che delle risposte. A mio giudizio Nucera ha dato risposte esaurienti alle domande del pubblico ministero. L’interrogatorio non è terminato quindi, a maggior ragione, più di questo non posso dire».
Ancora più sintetico il commento del Procuratore Pelosi che si è limitato a precisare: «Nucera ha dato delle sue spiegazioni che ora sono al vaglio degli inquirenti».

Al termine dell’interrogatorio l’imprenditore è tornato agli arresti domiciliari in un appartamento della Darsena: misura cautelare che gli è stata notificata lo scorso 18 marzo quando è rientrato volontariamente in Italia mettendo fine alla sua latitanza negli Emirati Arabi Uniti. Nucera è indagato per le accuse di bancarotta fraudolenta e altri reati finanziari nell’ambito dell’inchiesta relativa al fallimento del «Gruppo Geo», che lui amministrava.Secondo la ricostruzione delle Fiamme Gialle, avrebbe originato un passivo fallimentare stimato in oltre quattrocento milioni di euro.

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