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Savona. Il palcoscenico del Teatro Chiabrera si illuminerà di straordinaria virtuosità il prossimo 10 febbraio, quando il mandolinista Carlo Aonzo, il violinista Giulio Plotino e il chitarrista Giampaolo Bandini uniranno le forze per presentare “Il Trio del Diavolo“, un concerto rivolto all’indimenticabile polistrumentista Niccolò Paganini.

Tre affermati artisti di fama internazionale, Aonzo, Bandini e Plotino, daranno vita a un affascinante dialogo musicale, incarnando le diverse sfaccettature che hanno contribuito a definire l’inimitabile genio di Paganini. Il concerto si configura come un dono pregiato per la città di Savona, un evento straordinario che trasporta il pubblico nel cuore dell’immortalità musicale di Paganini.

L’esibizione, già acclamata in precedenti successi al Parma Paganini Day e al Paganini Genova Festival, proporrà un viaggio attraverso brani di grande impatto espressivo e tecnico, attingendo al repertorio di Paganini e ad opere di autori coevi o ispirate al grande virtuoso genovese.

Il programma del concerto spazierà da Rossini, il confidente di Paganini, con l’Ouverture del “Barbiere di Siviglia”, a Berlioz, considerato il continuatore della tradizione sinfonica europea, e Beethoven, il cui ricordo aleggia nell’aria con le variazioni sul “Là ci darem la mano”.

Tra i brani eseguiti saranno inclusi il “Terzetto” M.S. 116 e la Serenata M.S. 115 in trio di Paganini, oltre a opere come la Sonata “per Rovene” M.S. 14 e la Sonata n. 1 M.S. 112 dal Centone in duo mandolino e chitarra. Particolare rilievo verrà dato alla Sonata Concertata M.S. 2 per violino e chitarra.

L’evento culminerà con l’esecuzione di “Le Paganini Variations” di Steven Goss, una composizione commissionata dal Paganini Guitar Festival e dedicata al Trio del Diavolo, rendendo il concerto del 10 febbraio un’esperienza unica.

Carlo Aonzo, illustre mandolinista e ambasciatore di Savona nel mondo, condividerà l’emozione di esibirsi nella sua città natale dopo una carriera internazionale di successo. L’artista rivelerà inoltre il suo utilizzo di uno strumento unico, la copia di un mandolino genovese del ‘700, simile a quello suonato da Paganini in gioventù.

«Un’emozione profonda si aggiunge al privilegio di interpretare il genio paganiniano attraverso la musica», dichiara Aonzo. Il mistero che avvolge la Sonata “per Rovene” e la sua dedica a un certo Rovene continua a stimolare la curiosità degli appassionati, con Aonzo che ipotizza una possibile connessione con un maestro di mandolino coevo di Paganini, Ravano.

Il concerto del Trio del Diavolo promette una serata di straordinaria bellezza e significato, un’occasione imperdibile per immergersi nell’eredità musicale di Paganini attraverso le maestrie di tre virtuosi di fama mondiale.

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