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Oggetto di una ricerca pubblicata l’anno scorso su Astronomy & Astrophysics da Jorrit Leenaarts, direttore dell’Istituto di Fisica Solare all’Università di Stoccolma, questo nuovo video fornisce una visione del Sole talmente inusuale da far pensare di assistere ad una qualche scena di una qualche fiction scientifica. La “pelle” del Sole, più propriamente conosciuta come fotosfera, ripresa da un telescopio svedese mentre pulsa e cambia aspetto in una regione attiva di granuli solari.

«Questi granuli sono la parte superiore delle celle convettive dove il gas caldo fluisce dal nucleo interno per raffreddarsi, ritornando poi all’interno della stella», spiega la NASA in un articolo.

L’immagine mostra anche un’area scura sulla superficie del Sole, collezione di macchie solari. Ogni macchia solare è una regione con un forte disturbo magnetico. A volte, i campi magnetici in queste regioni si allineano and sparano letterelamente materiale dalla superficie solare, in un evento conosciuto come espulsione di massa coronale (CME).

Se l’espulsione di particelle solari si dirige verso la Terra, essa può produrre aurore, le luci danzanti che si formano ai poli terrestri quando particelle cariche dal Sole interagiscono con le molecole dell’aria presenti nell’atmosfera del nostro pianeta. Le CME potrebbero anche danneggiare seriamente i nostri satelliti, e colpire anche altre infrastrutture spaziali, perciò la NASA è da sempre interessata a capire come si formano le macchie solari, dato che ciò potrebbe aiutare a formulare migliori previsioni riguardo a questo cosiddetto clima spaziale.

Da ciò deriva l’interesse per una dettagliata visione della fotosfera solare. L’immagine potrebbe sembrare piccola, ma copre un incredibilmente vasta area del Sole, 46900 x 33500 Km, tanto che per coprire l’area da bordo a bordo, bisognerebbe mettere 4 volte la Terra (che ha un diametro di circa 12700 Km) orizzontalmente e 3 volte verticalmente.

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I dati ottenuti dallo Swedish 1-m Solar Telescope a La Palma in Spagna, un telescopio del diametro di 1 metro con un sistema di ottiche adattive che ne riducono drasticamente ogni difetto di aberrazione ottica dovuta all’atmosfera terrestre, hanno permesso di creare questo video catturato alla lunghezza d’onda di 1 anno luce vicino la linea-K del calcio ionizzato. La linea-K è particolarmente marcata nello spettro di stelle come il Sole, e si mostra come una linea scura nello spettro solare, conosciuta anche come linea di assorbimento. La linea di assorbimento indica che c’è del materiale di assorbimento tra la stella e l’osservatore.

Queste osservazioni, secondo NASA, potrebbero aiutare gli scienziati a meglio comprendere come le macchie solari ed altri campi magnetici emergenti trasferiscono energia non termica nella cromosfera solare, lo strato appena sopra la fotosfera.

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