Il gruppo de “I Cittadini Stanchi” dopo anni di attesa e incertezze sul futuro dell’ospedale ingauno, si rivolge alla Regione Liguria con uno speciale monito, per sottolineare, ancora una volta, l’estrema importanza del nosocomio per il territorio.
Da tempo le sorti del “S. Maria di Misericordia” appaiono destinate ad una privatizzazione extra-regionale, una decisione presa unilateralmente, accusano i portavoce del gruppo, che non ha lasciato spazio a differenti ipotesi, facendo prevalere i meccanismi politici sui reali fabbisogni dei cittadini, che hanno l’imprescindibile diritto alla tutela della salute.
Una situazione difficile, messa in evidenza dallo stesso procuratore regionale della Corte dei Conti della Liguria nel corso del giudizio di parifica dell’esercizio finanziario 2019 della regione Liguria, che mostra come tutti i risultati di esercizio dal 2017 al 2019 siano stati con segno negativo, con un disavanzo di 64 milioni di Euro. Secondo il procuratore regionale Claudio Mori, la regione non sarebbe riuscita a conseguire gli obiettivi che si era posta con un’apposita legge, che prevedeva di ridurre le perdite e che al contrario ha portato, anche nel 2019 gli enti del servizio sanitario regionale a chiudere l’esercizio senza il conseguimento di un utile e con una perdita di oltre 71 milioni di euro (18 milioni in più rispetto al 2018), per la mobilità extra-regionale.
Un trend negativo che va avanti dal 2014, confermando «la scarsa attrattività del sistema sanitario regionale ligure». Per il procuratore, dunque, il sistema sanitario ligure ha un costo pro-capite «molto elevato, e non finanzia la qualità delle prestazioni, ma finanzia l’inefficienza del sistema sanitario, il quale, a sua volta, eroga prestazioni di media-bassa qualità» ( tratto da un articolo del secolo del 23 luglio 2020).
Il nosocomio di Albenga, inoltre, non rientrerebbe, diversamente da altre strutture liguri, in alcun progetto regionale di investimento, a dimostrazione delle intenzioni della Regione Liguria.
Per “I Cittadini Stanchi” serve una pausa di attenta riflessione, con l’augurio che questo Natale, così particolare, porti serenità a tutti.
c.s.
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