Consente ai Comuni di interagire con la PA permettendo ai dati di dialogare, evitando duplicazioni di documenti, garantendo maggiore certezza e tutelando i dati personali dei cittadini.
Ridisegnato il nuovo portale dell’Anagrafe Nazionale della Popolazione Residente del ministero dell’Interno «per una consultazione più immediata e un accesso più semplice ai servizi». A renderlo noto il sito del Viminale ricordando che il sistema integrato, già online, «consente ai Comuni di interagire con le altre amministrazioni pubbliche permettendo ai dati di dialogare, evitando duplicazioni di documenti, garantendo maggiore certezza del dato anagrafico e tutelando i dati personali dei cittadini».
Realizzato e sviluppato da Sogei, partner tecnologico dell’amministrazione economico-finanziaria con il coordinamento tecnico-operativo del Dipartimento per la trasformazione digitale della presidenza del Consiglio dei ministri, l’Anagrafe nazionale, ad oggi, raccoglie le informazioni delle quasi 8 mila – 7.395 comuni già subentrati e quasi 200 comuni in fase di pre-subentro – anagrafi comunali presenti sul territorio, pari al 94,4% della popolazione italiana. L’Anagrafe nazionale, che include i 5 milioni di italiani residenti all’estero (Aire), coinvolge oltre 57 milioni di residenti in Italia e sarà ultimata nel corso di quest’anno.
Nel segno della semplificazione
«Pilastro della cittadinanza digitale – sottolinea il ministero – il portale punta a semplificare e innovare i servizi demografici a favore di cittadini, imprese ed enti. Obiettivi principali per la pubblica amministrazione quelli di guadagnare in efficienza superando le precedenti frammentazioni, ottimizzare le risorse, semplificare e automatizzare le operazioni relative ai servizi anagrafici, consultare o estrarre dati, monitorare le attività ed effettuare analisi e statistiche».
Anche i cittadini potranno accedere a servizi sempre più semplici e immediati, basati su informazioni condivise e costantemente aggiornate, evitando soprattutto di duplicare informazioni già fornite in precedenza alle diverse amministrazioni.
Accedendo all’area dedicata ai “servizi del cittadino” tramite Cie (carta d’identità elettronica), Cns (carta nazionale dei servizi) o Spid (sistema pubblico d’identità digitale), i cittadini potranno consultare i propri dati anagrafici attraverso il servizio di “visura” e stampare alcune tipologie di dichiarazioni sostitutive. Inoltre, per alcuni comuni (Bari, Barletta, Bergamo, Lecco, Firenze, Milano, Prato e Torino) individuati d’intesa con l’Anci, dal 15 aprile scorso è stata avviata anche la sperimentazione del servizio di rettifica che consentirà al cittadino di chiedere online, al comune di iscrizione anagrafica, la rettifica di dati personali inesatti che lo riguardano senza doversi recare presso gli uffici comunali. Lo stesso ente, titolare dei dati registrati in Anagrafe, dopo le necessarie verifiche, potrà apportare le eventuali correzioni.
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