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“Albenga ha subito un danno di immagine incalcolabile, perché, per giustificare l’incapacità amministrativa, è stato detto sui tg nazionali che la nostra città non ha più spiaggia.”

«Albenga a nescia. Già, ho aspettato qualche ora prima di intervenire sul concerto di Jovanotti annullato dalla Trident, la società che gestisce questi eventi. Ho aspettato perchè, per prima cosa, volevo far sbollire la rabbia, sono stato, credo, uno dei primi ad acquistare i biglietti per l’evento, in secondo luogo volevo capire meglio cosa fosse successo, perchè la scusa della mareggiata che si è mangiata la spiaggia proprio non si può sentire.

Ed infatti la realtà è un’altra, e le responsabilità sono ben distribuite tra organizzatori e Amministrazione comunale. Cerchiamo di fare ordine.

Quando, ieri mattina, assieme ai Tir con le attrezzature, sono arrivati i tecnici della Trident, si sono accorti che il tratto di spiaggia dove sarebbe stato montato il palco, nella zona adiacente la foce del Centa, non avrebbe potuto sopportare il peso dell’enorme palco. Il motivo, a quanto mi è stato riferito, è banale e scontato: la sabbia bagnata dalle acque sotterranee del Centa e del mare non è in grado di reggere il peso del palco. Una criticità che, sicuramente, si sarebbe potuta evidenziare prima, se i tecnici della Trident avessero fatto delle prove, e se l’Amministrazione comunale avesse provveduto ad effettuare qualche piccola opera di consolidamento. Questa credo sia la verità vera, ma non mancano altre ricadute di altro tipo, che vorrei sottolineare con domande, non potendo dare risposte certe. La prima riguarda il Piano parcheggi che, ad una settimana dall’evento, non era stato ancora messo a punto. Perchè questo ritardo? La Prefettura, attraverso la commissione sicurezza, avrebbe dato il via libero ad un evento da 23 mila persone in un’area così ristretta, al di là della bufala della ‘spiaggia mangiata’? Qualcuno, in Amministrazione, sapeva in anticipo che il concerto sarebbe stato annullato, vista la ‘corsa alla vendita dei biglietti’ avvenuta negli scorsi giorni anche attraverso i social?

Il Comune potrà chiedere agli organizzatori il rimborso delle spese già sostenute e, soprattutto, il costo del danno di immagine che, inevitabilmente, la città ha subito, visto che sui telegiornali nazionali è stata annunciata la cancellazione della data perchè Albenga non avrebbe più spiaggia?

Questa maggioranza è partita male, l’assessore al Turismo Alberto Passino, ancora una volta, non smentisce la sua capacità organizzativa, solo che questa volta non ha il carisma di Giorgio Cangiano a coprirlo, ma l’afasia del sindaco Riccardo Tomatis, che anzichè fare gli interessi di Albenga, attaccando la Trident, ha scelto di nascondere un fallimento dietro alla bugia ‘colpa della mareggiata’. L’altra sera in Consiglio comunale, per voce di un Consigliere di maggioranza, era stato garantito che, a fronte di un impegno di spesa di 43 mila euro dalle casse comunali, questo evento avrebbe avuto una ricaduta sugli Albenganesi di “1 milione e 716 mila euro, quaranta volte tanto. Come se uno pagasse le tasse e l’anno dopo gliene restituiscono 40 volte tanto”. Pazzesca tutta questa vicenda.

Come amministratore mi spiace anche per chi sperava di essere sposato sul palco da Jovanotti. Non sono una rockstar, ma come amministratore comunale sono a disposizione, se il sindaco me lo concederà, per sposare chi lo vorrà davanti alla Gallinara, Anche senza Jovanotti la spiaggia di Albenga è bellissima”, così Eraldo Ciangherotti, capogruppo di Forza Italia in Consiglio comunale ad Albenga e assessore provinciale.»

Così ha commentato Eraldo Ciangherotti, consigliere comunale di Albenga, la vicenda dell’annullamento del Jova Beach Party.

c.s.

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