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Il presidente provinciale Sandro Gagliolo sull’evento in programma dall’8 al 10 dicembre: «Nuovo disciplinare Olio Dop occasione per i produttori savonesi».

«Il nuovo disciplinare di produzione dell’olio Riviera Ligure DOP è una importante occasione per coltivatori e produttori del savonese e la valorizzazione delle diverse varietà olive, sempre legate a una specifica identità territoriale». Così il presidente provinciale di CIA Savona Sandro Gagliolo, a margine dell’atteso evento “OrgOlio“, con un intero fine settimana – 8, 9 e 10 dicembre – per scoprire da vicino oliveti, frantoi e il lavoro delle aziende olivicole. Quattro le realtà savonesi protagoniste all’iniziativa: Azienda Agricola Frantoio Gagliolo Sandro – Stellanello, Cooperativa Olivicola di Arnasco -, Oleificio Polla – Loano, Sommariva Tradizione Agricola – Albenga.

Grazie alla collaborazione tra Agenzia In Liguria e il Consorzio di tutela dell’Olio Riviera Ligure DOP, sono state coinvolte 36 aziende olivicole che resteranno aperte nel corso del lungo weekend dell’Immacolata.

«L’iniziativa della Regione Liguria, con una formula innovativa, è senz’altro di assoluto rilievo per diffondere la cultura e l’utilizzo dell’olio extravergine, una vetrina per i consumatori e far conoscere una straordinaria eccellenza del nostro territorio» aggiunge Gagliolo.

Il presidente CIA Savona, poi, torna sul nuovo disciplinare, che prevede il superamento delle composizioni varietali obbligatorie per singoli territori e le menzioni geografiche diventano facoltative. Per l’etichettatura sarà consentito indicare il nome della varietà o delle varietà di olive, con l’unica limitazione sulla dimensione del carattere il quale non dovrà essere superiore a quello della denominazione.

«In questo modo si amplia la platea di attività olivicole che potranno produrre Olio Dop, valorizzando al tempo stesso le peculiarità di ogni singola realtà territoriale: il savonese presenta alcune varietà di olive che potranno trovare beneficio da una produzione certificata».

Secondo le stime per il settore, nelle annate migliori si arriva a circa 5-6mila quintali di Olio Dop, con l’imperiese che la fa ancora da padrone. Nel savonese si parla di circa 50 quintali all’anno: «Numeri che possono essere sicuramente raddoppiati grazie al nuovo disciplinare, con aziende e olivicoltori che potranno così ottimizzare la qualità delle loro produzioni».

Infine, CIA Savona rilancia la necessità di un Piano Olivicolo regionale: «Uno strumento che sarebbe riferimento per progettazioni e attività di miglioramento quantitativo e qualitativo del nostro olio. In primis sulle tecniche agronomiche e di coltivazione, oltre alle azioni fitosanitarie di difesa dai parassiti, così come la questione della stessa siccità e i progetti infrastrutturali di lungo periodo necessari a tutelare aziende e produttori agricoli, come vasche e invasi, ammodernando il sistema irriguo complessivo» conclude.

Anteprima all’evento “OrgOlio” una speciale dimostrazione in programma mercoledì 6 dicembre, organizzata dalla Cooperativa Olivicola di Arnasco, con un prototipo meccanizzato impiegato nelle principali operazioni e attività dell’olivicoltura. Si tratta di una attività dimostrativa di Cipa.At – CIA Imperia, con l’obiettivo di lavorare in sicurezza nell’olivicoltura: potature e raccolta in elevazione spesso espongono a rischio l’agricoltore, mentre con questa nuova attrezzatura i pericoli sarebbero molto ridotti se non neutralizzati.

Le prove di utilizzo sperimentale sono il risultato applicativo del progetto di cooperazione S.IN.O.L. – Sicurezza Inovazione Olivicoltura Ligure – che prevede, appunto, soluzioni meccaniche e di automazione per lo svolgimento in sicurezza delle principali operazioni colturali dell’olivicoltura ligure.

c.s.

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