Presentati oggi alla stampa i lavori che dureranno circa un anno: «Finalmente riqualifichiamo area importante del Centro Storico». Il mosaico storico di Dodero resterà al suo posto.
Genova. I lavori di ristrutturazione e di riqualificazione dell’ex Mercato Ittico di piazza Cavour sono partiti e questa mattina il cantiere, nell’area principale, è stato aperto alla stampa.
L’edificio, realizzato negli anni Trenta dell’ingegnere Mario Braccialini ed esempio di edilizia razionalista, sarà quindi sottoposto a un importante lavoro di ristrutturazione e riqualificazione che però terrà conto anche dell’importanza del palazzo stesso nell’immaginario genovese e pertanto il progetto di riuso presentato dalla società Pix Development si è fatta carico di interventi mirati alla sua salvaguardia.
In particolare il progetto mira all’eliminazione delle superfetazioni edilizie invasive, alla riqualificazione della parte esterna in maniera tale che però una traccia della storia dell’edificio e di salvaguardare la coerenza progettuale di alcuni componenti come ad esempio i serramenti.
Nel progetto si mira a mantenere inalterati anche alcuni elementi decorativi e funzionali che sono un tratto distintivo dell’aspetto dell’ex Mercato ittico, non solo le luci, ma anche e soprattutto il grande mosaico in tessere di vetro disegnato da Pietro Dodero e realizzato negli anni Trenta dalla manifattura Gianese di Venezia.
«Si tratta di una operazione strategica che va a recuperare un importante edificio degli anni Trenta lasciato in degrado per tanti, troppi anni e che, grazie alla vicinanza con il Porto Antico e il futuro collegamento con il Waterfront, diventerà sicuramente un riferimento per cittadini e turisti – dice l’assessore al Commercio Paola Bordilli –. Con i lavori di restauro e riqualificazione, quindi, prende vita un altro tassello importante non solo per il centro storico, ma per la città tutta. Ringrazio Pix Development che ha deciso di investire nella nostra città, con loro e con la Soprintendenza e il Municipio vi è stato un lavoro di condivisione che permetterà di riportare al suo splendore originale questo importante edificio. Una riqualificazione turistico-ricettiva che manterrà al contempo la antica funzione commerciale, in assoluta discontinuità con le precedenti ipotesi di trasformazione dei mandati amministrativi passati».
«I lavori di ristrutturazione dell’ex Mercato del Pesce in Piazza Cavour – dice l’assessore all’Urbanistica Simonetta Cenci – porteranno a una valorizzazione dell’intera zona dopo l’abbandono da parte delle attività ittiche che la popolavano. In questo modo si svilupperà verso levante il recupero di un’area compresa tra il Porto Antico e la Sopraelevata che necessitava di un riordino puntuale e di una attenzione per una struttura architettonica cara ai genovesi».
«L’operazione che si sta svolgendo all’ex mercato ittico – aggiunge l’assessore al Patrimonio Stefano Garassino – porterà a novità positive su più fronti. Intanto bisogna considerare l’importanza, anche storica, di un sito che verrà rimesso a nuovo e messo in sicurezza. Restaurare l’ex mercato porterà a una rigenerazione urbana del territorio circostante molto importante che, a cascata, inciderà positivamente sulla sicurezza e sulla vivibilità dell’area».
Cosa accadrà all’interno dell’ex Mercato? Consapevoli della peculiarità dell’edificio, posto proprio sul perimetro del Centro Storico, a due passi dal Porto Antico e cerniera ideale tra questo e il futuro Waterfront di Levante, gli investitori hanno deciso di puntare sulla compresenza di attività commerciali e di somministrazione e ricettivo-residenziali, puntando anche sull’edilizia turistica: la volumetria dell’edificio si articola in quattro livelli e pertanto ben si concilia con questa strategia. Al posto delle celle frigorifere, al piano interrato, infatti, è prevista la realizzazione di una autorimessa con ingresso e uscita da Corso Quadrio, mentre al piano terra verrà realizzato uno spazio suddiviso a sua volta in quattro aree.
Lo spazio al piano terra è di 600 metri quadri.
Al primo piano si troverà invece un’area di somministrazione, mentre all’ultimo piano è prevista la costruzione di 13 alloggi per case vacanza, ognuno terrazzato e con una visuale particolare su città e Porto Antico.
«Il progetto presentato da Pix Development – dice il presidente del Primo Municipio Andrea Carratù – è un progetto coerente con la storia dell’Ex Mercato Ittico, ma che allo stesso tempo lo proietta verso il futuro portandosi con sé anche un’area che da anni ha bisogno di rigenerarsi».
«Questo è un simbolo nella storia di Genova ed è rimasto nei ricordi – dice Paolo Cavini, amministratore unico di Pix Development –. Noi fin dall’inizio ci siamo basati sull’idea di voler ricreare un’atmosfera del genere: tornare a una specie di mercato. Ad arricchire il tutto ci sarà una somministrazione al piano di sopra e diventerà una cosa molto bella e usufruibile un po’ da tutti. È un qualcosa che diventerà un’ancora per la città. Investire su Genova conviene, c’è un’amministrazione molto propositiva».
«La nostra prima preoccupazione – racconta Renzo Truffelli, architetto che ha realizzato il progetto – è quella di restituire il Mercato alla città e restituirlo come un edificio molto più bello di quello che ora è nell’immaginario dei genovesi. L’obiettivo che ci siamo posti con la sovraintendenza è quello di avvicinarci il più possibile all’aspetto originario di questo bellissimo edificio. Ci sarà una miscela di funzioni abbastanza interessante».
«L’intervento è molto complesso – spiega l’ingegnere Angelo Lupo, direttore dei lavori – e ogni giorno abbiamo delle sorprese. Il nostro intervento proseguirà per circa 12 mesi e contiamo di concludere entro la fine del prossimo anno. Abbiamo quotidianamente delle strutture che scopriamo via via, ma sono superfetazioni che non hanno niente a che vedere con l’edificio storico che conserveremo».
Grazie all’eliminazione di alcuni volumi ritenuti incongrui e realizzati negli anni Settanta, sarà possibile sul versante di levante costruire un atrio vetrato entro il quale saranno posti i collegamenti verticali – scale e ascensori – per superare il dislivello di 1,80 metri tra piano strada e piano mercatale.
c.s.
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