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Savona/Imperia. Con l’aiuto dell’elettronica è stato perfezionato anche il sistema TUR, ovvero il transito di utenti recidivi. Le targhe dei mezzi guidati da chi viaggia a sbafo sull’Autofiori vengono fotografate al casello e inserite automaticamente in una “lista nera” che viene inoltrata in tempo reale al comando della Polizia stradale.

Sono quasi 1500 i casi di utenti recidivi che hanno viaggiato lungo l’A10 tra Savona e Ventimiglia dall’inizio dell’anno ad oggi. Sono camionisti, automobilisti, motociclisti che sono transitati dal casello senza pagare il pedaggio. A raccogliere i dati della “black list” sono i server del comando della Polstrada di Savona per il tratto Savona-Andora e quello di Imperia per il tratto che da San Bartolomeo va al confine di Stato. La multa da 85 euro con la conseguente decurtazione di due punti dalla patente arriva direttamente a casa inviata dall’ufficio verbali della polizia stradale. A quella somma però va aggiunto anche il tratto percorso e non pagato e la spese per la notifica della polstrada. Tutto questo se l’automobilista non ha già regolato la questione del “mancato pedaggio” al Punto Blu, in banca, alla Posta oppure dopo qualche click su internet entro due settimane.

Ma attenzione. Si passa a 422 euro e al rischio di essere denunciati per truffa o insolvenza fraudolenta quando c’è il dolo per eludere il pagamento (articolo 176, comma 17). Ossia se si è recidivi e si dimostra una certa organizzazione (come quando ci si scambia i biglietti con complici a metà strada per far apparire di aver percorso solo un breve tratto o ci si accoda a un veicolo munito di Telepass) o se si tira dritto senza fermarsi al casello.

La chiave di tutto questo? Da un paio d’anni è operativo un protocollo d’intesa firmato da Polizia stradale e Aiscat, l’associazione dei gestori delle autostrade italiane. La norma interviene sull’articolo 176, comma 11, del Codice e prevede che «prevenzione e accertamento delle violazioni dell’obbligo di pagare il pedaggio» possono essere svolte «anche dal personale dei concessionari autostradali e stradali e dei loro affidatari del servizio di riscossione». Non da tutto il personale, ma solo dai dipendenti (sostanzialmente, alcuni addetti ai caselli) che superano l’esame di qualificazione necessario per svolgere servizi di polizia stradale. Il sistema è analogo a quello previsto per gli ausiliari della sosta: l’infrazione viene rilevata dal personale dell’Autofiori, ma la notifica del verbale è rimessa al corpo di polizia competente. Ciò significa che viene attivato l’ufficio verbali della sezione (comando provinciale) della polizia stradale competente nel luogo in cui la violazione è stata commessa: quest’ufficio poi deve provvedere entro 90 giorni alla notifica all’indirizzo del proprietario del veicolo, con le consuete modalità (prevalentemente per posta, per cui i 90 giorni si contano a partire dalla data dell’infrazione).

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