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Savona. Questo sabato 16 marzo, alle 21, l’Antico Teatro Sacco ospiterà il terzo appuntamento della rassegna “A Marzo il SACCO si tinge di rosa”, con lo spettacolo “Louise Brooks: Un Viaggio tra Ribellione e Redenzione”. Prodotto da Il Teatrino di Bisanzio, lo spettacolo vedrà sul palco Anna Giarrocco e Andrea Benfante, sotto la regia di Andrea Benfante.

“Louise Brooks: Un Viaggio tra Ribellione e Redenzione” è un viaggio affascinante attraverso la vita di una delle figure femminili più emblematiche e controverse del cinema americano. Il racconto segue la sua lotta per l’emancipazione, dalla sua carriera di attrice alla sua vita ai margini della società, fino alla sua riscoperta come icona pop del fumetto. Louise Brooks, una donna di grande cultura e coraggio, ha lottato contro pregiudizi e stereotipi, cercando di vivere la sua vita in modo libero e ribelle.

Negli anni ’40, Louise Brooks vive in una stanza affittata, lavorando come prostituta per sopravvivere. Un giorno, dal suo passato, arriva Schigolch, un personaggio ambiguo ed enigmatico che le porta un vaso di Pandora contenente la Speranza. Per ottenere questa Speranza, Louise deve rivivere tutti i suoi eccessi. Inizia così il suo viaggio a ritroso: dagli abusi sessuali subiti da bambina, al suo sogno di diventare ballerina, dai film di Hollywood a quelli europei con Pabst, dall’alcolismo e l’emarginazione alla riscoperta negli anni ’70 da parte di Guido Crepax con la sua Valentina, ispirata proprio a Louise Brooks.

Il problema dell’oblio è diventato pericolosamente attuale. In una società dove si vive in un eterno presente, senza un passato prossimo, la Storia tende ad essere rapidamente dimenticata, impedendo alla Cultura di formarsi nella coscienza delle nuove generazioni. Louise Brooks è la Diva dimenticata per eccellenza. Il problema sorge quando si comincia a dimenticare anche Valentina, l’icona pop creata su sua immagine dal genio di Guido Crepax.

Oltre all’esigenza di mantenere vivo il ricordo di una donna particolare e di tutte le contraddizioni e debolezze umane che la rendono così familiare eppure così distante, l’affermazione del genere femminile su quello maschile è un altro focus fondamentale. Un disperato senso d’emancipazione di Louise impartito subdolamente dallo show business inventato dagli uomini di Hollywood, non dalle donne. Il desiderio d’affrancarsi senza riuscire, fallendo miseramente ad ogni tentativo. O meglio: facendo in modo che tutto vada a rotoli tramite un perverso auto sabotaggio masochistico. Le violenze subite da bambina che non la lasceranno mai in pace. Una grandissima umanità costellata di una solitudine soffocante. La consapevolezza che un giorno di lei e di tutto il suo mondo non rimarrà più nulla.

La pièce si colloca a metà strada tra l’immaginazione fantastica e la rievocazione onirica della protagonista femminile che, dimenticata per anni, torna a vivere grazie all’interesse di un nuovo pubblico che la consacra ad icona di uno stile. Ma a fare i conti con lei c’è l’età, implacabile, che l’attende spietata dentro al vaso di Pandora. Troverà Louise la sua vera essenza e quindi la pace? Lo spettacolo è costruito come un sogno, dove Louise ripercorre in un libero flusso di coscienza i suoi tormenti e mette a nudo il suo animo tra i ricordi del successo e della caduta, interloquendo con gli uomini, rievocati da lei, che l’hanno innalzata e sfruttata.

Il Teatro ha una disponibilità di posti a sedere limitata pertanto la prenotazione è consigliata.

Per informazioni e prenotazioni : tel: 331.77.39.633 – email:

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