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La Spezia. Torna a La Spezia “Liguria da Bere”, la manifestazione enogastronomica dedicata ai vini liguri di qualità, giunta alla sua 17esima edizione. Dal 28 al 30 giugno, Corso Cavour si trasformerà in un suggestivo percorso del gusto, dove potrete degustare oltre 200 etichette provenienti da tutta la Liguria.

Vini naturali e tecnologia per un’edizione speciale

Quest’anno l’evento presenta due importanti novità: una sezione dedicata ai vini naturali, ottenuti da uve coltivate senza l’utilizzo di pesticidi, e un sistema di pagamento con QR code per snellire le code e rendere l’esperienza ancora più piacevole.

Un successo consolidato e un futuro promettente

“Liguria da Bere” è un appuntamento ormai consolidato nel panorama ligure, un’occasione per valorizzare i vini di alta qualità della regione e promuovere il territorio. Come sottolinea il Vicepresidente Vicario della Camera di Commercio Davide Mazzola: «È un evento che sostiene il settore vitivinicolo ligure, che negli ultimi anni ha registrato una crescita sia in termini di ricavi che di occupazione».

Anche il Sindaco della Spezia Pierluigi Peracchini esprime il suo orgoglio per ospitare la manifestazione: «Il vino è un biglietto da visita del nostro territorio che viaggia per il mondo, aprendo a nuove opportunità come le visite alle cantine, che spesso sono vere e proprie opere d’arte architettoniche».

Otto DOC e quattro IGT per un viaggio enogastronomico in Liguria

Durante i tre giorni della manifestazione, potrete degustare vini provenienti da otto denominazioni di origine controllata (DOC) liguri: Cinque Terre, Sciacchetrà, Colli di Luni, Colline di Levanto, Golfo del Tigullio, Ormeasco di Pornassio, Riviera di Ponente e Rossese di Dolceacqua. A queste si aggiungono quattro IGT: Colline del Genovesato, Colline Savonesi, Liguria di Levante e Terrazze dell’Imperiese.

Un settore in crescita con ampie prospettive future

I dati confermano la salute del settore vitivinicolo ligure: «Quest’anno registriamo un incremento del 10% del vino imbottigliato», spiega Marco Casarino, Segretario Generale della Camera di Commercio. «Non abbiamo problemi a vendere il vino, ma forse ne abbiamo a trovare le superfici per produrlo».

«Se la politica ci supporterà con i giusti strumenti, abbiamo ancora ampi margini di crescita», afferma Filippo Zangani, Presidente del Consorzio Vini della Spezia. «Il nostro prodotto è apprezzato, e vorremmo che più bottiglie locali rimanessero sul territorio».

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