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Loano. Ha ottenuto il contributo economico del ministero dell’interno il progetto congiunto elaborato lo
scorso anno dai Comuni di Loano, Albenga e Finale Ligure per l’installazione di nuovi apparati di
videosorveglianza e la messa a sistema di circa 300 telecamere di contesto e di altri apparecchi in grado
di leggere le targhe dei mezzi. Il progetto ha un costo complessivo di 290 mila euro.

Il Governo ha stabilito di aumentare di ben 30 milioni di euro il fondo per il finanziamento degli interventi
in materia di sicurezza delle città ed in particolare per la realizzazione di sistemi di videosorveglianza da
parte dei Comuni nel triennio 2017-2019. Ciò ha consentito lo “scorrimento” della graduatoria dei progetti
presentati dalle varie amministrazioni comunali fino alla 646^ posizione (su 2.427 Comuni) e, dunque,
l’accoglimento della proposta presentata dai tre Comuni.

Sulla base dei principi di collaborazione istituzionale di “sicurezza integrata”, lo scorso luglio le
amministrazioni di Loano, Albenga e Finale Ligure avevano elaborato, di concerto con la Prefettura di
Savona, un “Patto Territoriale per la Sicurezza” che prevede l’installazione di apparati di videosorveglianza
in determinate aree del tessuto urbano e, soprattutto, la messa a sistema di circa 300 telecamere di
contesto e di quelle in grado di leggere le targhe dei mezzi in transito, con la possibilità di veicolare i
flussi di dati verso le centrali operative delle varie forze dell’ordine. L’obiettivo generale di questo
“accordo a quattro” tra lo Stato (rappresentato dalla Prefettura) e le tre amministrazioni comunali è
quello di rafforzare la collaborazione tra le istituzioni al fine di incrementare le condizioni di sicurezza
urbana così come previsto anche dal cosiddetto “Decreto Minniti” del 2017.

“Loano, Albenga e Finale Ligure – spiega il sindaco di Loano Luigi Pignocca – sono caratterizzate da
rilevanti flussi di traffico nazionali ed internazionali ed ospitano plessi scolastici ed edifici istituzionali,
insediamenti di stranieri senza fissa dimora, locali notturni. In tutte e tre le città, inoltre, si registrano
fenomeni di abusivismo commerciale, occupazioni abusive e altre problematiche simili. Per questo è
importante rafforzare la portata e l’incisività delle azioni di indagine, prevenzione e contrasto dell’illegalità
messe in atto dalle singole polizie locali creando una sinergia operativa tra i tre comandi e, in senso più
ampio, con le forze dell’ordine dello Stato. Il progetto rappresenta una grande iniziativa ‘associata’ il cui
obiettivo finale è la messa in sicurezza di un comprensorio che con 150 mila residenti, oltre 2 milioni di
turisti e ben 50 milioni di veicoli in transito ogni anno rappresenta il maggiore dell’intera provincia di
Savona. Ovviamente i benefici di questa iniziativa non riguarderanno solo i territori dei tre comuni, ma
anche quelli delle località vicine: Borgio Verezzi, Pietra Ligure, Borghetto Santo Spirito e Ceriale. Grazie a
questo progetto avremo un’infrastruttura tecnologica assolutamente all’avanguardia a completamento
degli impianti di videosorveglianza che già presidiano i territori dei singoli comuni. Tutto ciò realizzando
importanti risparmi economici e ottimizzando al massimo le risorse umane e materiali”.
Il sindaco di Albenga, Giorgio Cangiano, aggiunge: “In varie occasioni le immagini della videosorveglianza
sono risultate decisive per risolvere casi complicati. Ad Albenga stiamo cercando di implementarne i punti
sia con risorse del bilancio comunale, sia tramite la collaborazione con i privati, sia mediante
finanziamenti. Essere riusciti ad ottenere questi fondi sulla base di una valida progettazione e grazie alla
collaborazione con gli altri Comuni è motivo di grande soddisfazione”.

“Questo importante risultato – continua il sindaco di Finale Ugo Frascherelli – è la prova che il fare
sistema su base territoriale è la migliore condizione per raggiungere traguardi ambiziosi e offrire ai
cittadini servizi di qualità. Da quasi dieci anni le polizia municipali di Finale Ligure, Albenga e Loano
collaborano assiduamente ed in forma crescente: questo non è che l’ultimo successo e sono convinto che
molti altri ne seguiranno. Il merito va alle amministrazioni lungimiranti che hanno retto i tre Comuni in
questi anni, ma in misura maggiore al personale della polizia municipale, che ha saputo interpretare nel
modo migliore un grande progetto che è insieme di innovazione e di rinnovamento”.

La predisposizione del Patto, sottoscritto in Prefettura il 14 giugno 2018, era la condizione fondamentale
per la partecipazione al bando e l’ottenimento delle risorse e si colloca comunque nel solco del lavoro
svolto finora nell’ambito dell’associazione che riunisce le polizie locali dei tre comuni rivieraschi,
improntato da sempre nella ricerca della sinergia con le forze di polizia: “I singoli Comuni di Loano,
Albenga e Finale Ligure non avrebbero avuto le caratteristiche necessarie per ottenere il punteggio
necessario a beneficiare dei fondi; sommati insieme, invece, gli indici ci hanno consentito di rientrare in
una cerchia molto ristretta, che comprende il 27 per cento dei richiedenti”. Il Patto prevede l’istituzione,
presso la Prefettura, di una cabina di regia composta da rappresentanti delle forze di polizia e della polizia
locale il compito della quale è monitorare l’attuazione dello stesso.

Il collegamento tra gli impianti di videosorveglianza esistenti sarà reso possibile tramite la realizzazione di
una infrastruttura di rete di interconnessione (HW) che colleghi fisicamente i tre impianti attualmente
scollegati tra loro e tramite l’implementazione di un’unica piattaforma SW in modo da far dialogare i
sistemi tra loro e avere una gestione centralizzata dei tre impianti.

Sul fronte strettamente tecnico-operativo, l’accoglimento del progetto da parte del ministero porterà
diversi vantaggi. In primo luogo un aumento del numero di telecamere e specialmente di quelle in grado
di leggere le targhe, che sono gli strumenti di indagine più utili ed efficienti. Inoltre, l’introduzione della
fibra ottica in maniera estesa porterà un miglioramento della qualità della rete di trasmissione dei segnali
dal punto di vista della stabilità del sistema e della definizione delle immagini; inoltre, il nuovo apparato
migliorerà il collegamento di tutti i sistemi gestionali usati in condivisione dai tre comandi e ciò avrà
ricadute positive sul lavoro delle singole polizie locali.

La nuova rete consentirà il collegamento diretto con la compagnia dei carabinieri di Albenga e con la
Questura di Savona: ciò consentirà un utilizzo condiviso dell’impianto in maniera diretta, più rapida, sulle
24 ore e riservata da parte dei carabinieri e della Polizia di Stato favorendo lo sfruttamento massivo
dell’investimento e moltiplicando gli “occhi sulla città”. Infine, tramite la Questura di Savona, l’impianto di
videosorveglianza verrà integrato con il Sistema di Controllo Nazionale Targhe e Transiti (SCNTT) della
Polizia di Stato disposto per varchi di ingresso e uscita dai territori comunali coinvolti: grazie a ciò, il
territorio sarà coperto da un sistema che consente alla Polizia di Stato di leggere la targa di una vettura,
interrogare rapidamente la banca dati, inoltrare alla centrale operativa la segnalazione di un mezzo
rubato o sospetto tracciandone gli spostamenti e predisponendo così gli interventi conseguenti. In ultimo,
la realizzazione di una infrastruttura di collegamento dei tre impianti di Loano, Albenga, Finale Ligure
consentirà di realizzare in futuro una gestione associata dell’impianto di videosorveglianza (progettazione,
acquisto, manutenzione, gestione operativa) con grandi vantaggi in termini di efficacia, efficienza ed
economicità.

Per quanto riguarda Loano, il progetto prevede l’ottimizzazione degli 8 varchi nei quali è presente una
telecamera per la lettura delle targhe e cioè: sulla via Aurelia al confine con Pietra Ligure in entrata ed in
uscita; all’inizio del senso unico di corso Europa; in via Cesarea; in via Stella all’incrocio con via Damiano
Chiesa; in corso Roma; in piazza Mazzini nel tratto a senso unico sul lato a mare; in Campo Cadorna
all’intersezione con corso Roma. E’ prevista anche la realizzazione di due nuovi varchi al confine con
Borghetto Santo Spirito e di un terzo al confine con Boissano.

Ad Albenga verranno realizzati 7 nuovi “punti” di videosorveglianza all’interno del centro storico e quattro
varchi con apparecchi per la lettura targhe sulla via Aurelia in Regione Poca; in via Martiri della Foce; in
piazza Garibaldi; in via Piave. In totale verranno posizionate 14 telecamere, delle quali 12 di contesto
(fisse) e 6 di osservazione (speed dome).

A Finale Ligure, infine, verrà realizzata l’ottimizzazione di 6 varchi: sulla via Aurelia a Varigotti e alla
Caprazzoppa; in corrispondenza della rotatoria nei pressi della stazione ferroviaria; all’altezza della
rotatoria del nuovo ponte sulla Sp490; a Finalborgo nei pressi della sede della Croce Verde; a Finalpia sul
ponte Caterina Boncardo. In programma anche la realizzazione di tre nuovi varchi sulla via Aurelia
(all’intersezione con la Sp490 nei pressi dell’ex stabilimento Piaggio); sulla via Aurelia in corrispondenza
della nuova rotonda all’ingresso di levante della città; all’incrocio tra corso Europa e via Drione.

In totale, il progetto prevede l’installazione o l’ottimizzazione di 49 nuove telecamere. I 24 apparecchi in
grado di leggere le targhe saranno potenziati e aumenteranno di 11 unità per un totale di 35 telecamere
complessive; inoltre, verranno installate altre 12 telecamere fisse “di contesto” e altre due di
osservazione (speed dome). Questi apparati verranno interconnessi con i sistemi di videosorveglianza già
presenti a Finale Ligure (che ha 58 telecamere), Loano (97 telecamere) e Albenga (83 telecamere) per un
totale finale di 287 telecamere su tre comuni.

c.s.

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