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Loano. “Violenza in famiglia. Modelli di intervento. Protocollo Zeus” è il titolo del convegno promosso dal Comune di Loano ed in programma il prossimo 18 novembre a Palazzo Doria.

Lo scorso ottobre, sempre a Loano, si era tenuto un primo incontro formativo sul tema del Codice Rosso e delle prassi operative a tutela delle fasce deboli rivolto al personale dei corpi di Polizia Locale e delle Forze di Polizia: il convegno aveva visto una folta partecipazione di operatori del settore, dei servizi e di rappresentanti dei Comuni del territorio. Ora, in vista della Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza sulle donne del 25 novembre, l’amministrazione comunale loanese ha deciso di promuovere un altro incontro, questa volta rivolto al personale impiegato nell’ambito legale, sociale, sanitario, scolastico nonché ai corpi di Polizia Locale e delle Forze di Polizia. Nel corso della giornata di studio (a ingresso libero) verranno affrontate tematiche riguardanti il Codice Rosso e, soprattutto, verranno presentati i modelli di intervento a tutela delle fasce vulnerabili.

La giornata prenderà il via alle 8.30 con la commemorazione delle vittime degli atti di violenza di genere presso i Giardini Caduti di Nassiriya di Loano e presso la Panchina Rossa donata dal Conad. Quest’anno, grazie al contributo del punto vendita, è stata realizzata una apposita targa dedicata ai minori vittime di violenza.

Alle 9 verrà inaugurata la mostra degli alunni dell’istituto Falcone allestita nella Sala del Mosaico di Palazzo Doria. L’esposizione, dal titolo “Cornici narrative: metamorfosi della violenza nell’arte”, è stata realizzata dagli studenti e dalle studentesse del corso di Grafica e Comunicazione e rappresenta il seguito dell’analogo progetto realizzato lo scorso anno. Fino al 27 novembre i visitatori avranno la possibilità di ammirare diverse rappresentazioni “al femminile” della storia dell’arte appositamente modificate per mostrare le conseguenze fisiche della violenza sulle donne. Un omaggio corale alle vittime di femminicidio, a cui le opere sono dedicate. Le opere visive saranno accompagnate dal racconto di episodi di violenza sulle donne “narrate” direttamente dagli studenti della scuola loanese. La mostra sarà aperta al pubblico dalle 7.30 alle 19 e gli studenti saranno presenti per guidare i visitatori tra i loro lavori.

La violenza di genere sarà anche al centro di “Cambia il futuro”, mostra di videoarte promossa da Vecchia Loano con il critico d’arte Pierluigi Luise. Opere di artisti internazionali saranno proiettate sulle pareti delle scalinate di Palazzo Doria. «La violenza sulle donne è un problema grave e diffuso in tutto il mondo – ricorda Luise Si manifesta in molte forme, tra cui violenza fisica, sessuale, psicologica ed economica. Questo fenomeno colpisce donne di tutte le età, razze, e ceti sociali, e ha effetti devastanti sulle vittime e sulla società nel suo complesso. Le conseguenze della violenza sulle donne sono fisiche e psicologiche. Le vittime spesso subiscono lesioni fisiche gravi e possono sviluppare disturbi mentali come l’ansia e la depressione. Inoltre, molte donne che vivono in situazioni di violenza devono affrontare problemi economici, in quanto spesso sono costrette a lasciare il lavoro o a cercare rifugio per sé e per i loro figli. La violenza sulle donne è alimentata da molteplici fattori, tra cui disuguaglianze di genere, stereotipi dannosi, mancanza di istruzione ed empatia. Per combattere questo problema, è necessario un impegno collettivo. Le leggi devono essere rafforzate per punire i colpevoli, e le vittime devono essere sostenute attraverso servizi di assistenza e rifugio. L’educazione e la sensibilizzazione sono altrettanto importanti per cambiare le mentalità e prevenire la violenza. La lotta contro la violenza sulle donne è un dovere di tutti. Solo attraverso un impegno collettivo possiamo sperare di creare un mondo in cui le donne possano vivere libere dalla paura e dalla violenza».

Dopo i saluti del sindaco di Loano, Luca Lettieri, si terrà la proiezione del docufilm “Un altro domani – Indagine sulla violenza nelle relazioni affettive” di Silvio Soldini e Cristiana Mainardi; seguirà l’intervento di Alessandra Simone, questore della provincia di Savona, su “L’importanza delle misure di prevenzione: il Protocollo Zeus e la procedura dell’ammonimento. Seguirà una tavola rotonda alla presenza di Graziella Cavanna, membro del Centro Italiano per la Promozione della Mediazione (Cipm) di Albenga, di Laura Dagnino, presidente del Centro Antiviolenza Artemisia Gentileschi, di Veronica Caprino, legale e direttore scientifico del Centro Antiviolenza Artemisia Gentileschi, di Roberta Madruzza, psicologa del Centro, e di Elisa Dabroi, psicologa. Modera il consigliere comunale Monica Caccia.

Il sindaco di Loano, Luca Lettieri, ricorda: «Purtroppo, il drammatico fenomeno della violenza sulle donne continua a riempire le cronache dei media. Uno degli ultimi, terribili casi si è verificato proprio sul nostro territorio giusto poche settimane fa. Per questo motivo è necessario che le istituzioni locali, le forze dell’ordine e il sistema giudiziario, in sinergia con i centri antiviolenza, le Asl ed i servizi sociali, lavorino in rete sia per garantire la sicurezza delle vittime che, con coraggio, decidono di denunciare i loro persecutori, sia per prevenire tali episodi. Ma non solo: il nuovo Protocollo Zeus, varato dal questore di Savona Alessandra Simone, si è rivelato un ottimo strumento per fare in modo che anche chi si rende responsabile della violenza possa intraprendere un corretto percorso di trattamento. Il seminario che si terrà nel nostro municipio ha proprio l’obiettivo di analizzare e far conoscere il Protocollo e tutti gli altri strumenti a disposizione delle istituzioni per contrastare il fenomeno della violenza sulle donne».

Aggiunge l’assessore ai servizi sociali, alle politiche sociali e giovanili e alla scuola Manuela Zunino: «Più di ogni altro, quello della violenza di genere è un fenomeno che deve essere prevenuto e anticipato. Ciò può avvenire unicamente tramite l’insegnamento e l’adozione, per i nostri giovani, di esempi virtuosi in casa e a scuola. E’ per questo che da tempo l’istituto Falcone di Loano ha avviato un progetto volto ad analizzare questa piaga sotto molteplici aspetti. Il risultato di questo progetto è la mostra che anche quest’anno verrà allestita nella Sala del Mosaico di Palazzo Doria. Una mostra che, rispetto a quella dell’anno scorso, non è solo ‘visiva’ ma si può anche ascoltare. Il racconto delle storie di violenza tramite la vera voce degli studenti porterà il visitatore ad esplorare questo fenomeno in una dimensione ancora più amplificata».

Spiega il consigliere comunale Monica Caccia: «Quest’anno abbiamo voluto portare all’attenzione del pubblico l’importante lavoro realizzato dal Cipm di Milano, che attraverso un progetto multidisciplinare ha realizzato negli anni interventi trattamentali di autori di reati contro la famiglia e di sex offender. Quest’anno parleremo del Protocollo Zeus, uno strumento di ammonimento volto a prevenire la violenza sulle donne creato dal questore di Savona Alessandra Simone e siglato per la prima volta proprio a Milano nel 2018. Il Protocollo che prevede, nei confronti della persona responsabile della violenza, un’azione di ammonimento e l’avvio di un percorso volto a far comprendere il disvalore sociale delle sue azioni. Prima del convegno ci sarà la commemorazione delle vittime di violenza presso le Panchine Rosse presenti sul territorio comunale: le Panchine sono monumenti che aiutano a mantenere viva la memoria e rappresentano la vita, la morte e il loro cammino esistenziale, fatto di sofferenza ma anche, spesso, di rinascita».

c.s.

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