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La forma giuridica maggiormente gettonata è la ditta individuale, ma tutte risultano in crescita tra il 2013 e il 2018.

Le imprese guidate da stranieri, o comunque quelle dove la loro partecipazione risulta complessivamente superiore al 50%, in Liguria risultano 20.662 (marzo 2018), in costante crescita negli ultimi 5 anni: sale anche la loro incidenza sul totale delle imprese, dal 10,2% del 2013 al 12,7% dell’anno in corso.Se si raffronta il dato a quello della popolazione, risulta inoltre che il tasso imprenditoriale straniero cresce più velocemente rispetto a quello demografico: al 1° gennaio 2013 l’incidenza della popolazione straniera sul totale della popolazione era pari al 7,7% salendo al 1° gennaio 2017 all’8,8%.

La forma giuridica maggiormente gettonata è la ditta individuale, ma tutte risultano in crescita tra il 2013 e il 2018: le società di capitale (l’8,4% del totale) del 72,6%, le società di persone (7,8%) del 17,3%, le imprese individuali (83%) del 19,8% e le altre forme (0,9%) del 29,5%.

Anche il numero di addetti è notevolmente aumentato, passando da 24.215 a 30.302 (+24,7%): nel dettaglio sono cresciuti di più gli addetti subordinati (+32,1%) rispetto a quelli familiari (+20,2%), seppur più numerosi.

Dall’analisi dei settori economici nei quali è più forte la presenza di imprese straniere, si rileva che le costruzioni (39% del totale straniere, e dove gli artigiani incidono per l’86%) sono cresciute del 13,2% nell’arco degli ultimi 5 anni, seguite dal commercio (32%) dove l’aumento è stato pari al 26%, e dalle attività di alloggio e ristorazione (8%), incrementate del 46,7%. Entrando più nel dettaglio, i più significativi aumenti si riscontrano nelle attività di completamento e rifinitura degli edifici (+1.022 imprese), nel commercio al dettaglio ambulante (+367, soprattutto di bigiotteria), nelle vendite porta a porta (+337), nelle attività di ristorazione (+331), nei servizi di parrucchieri e trattamenti estetici (+154).

Da evidenziare le imprese straniere femminili, poco meno di 4mila, che rappresentano il 19,2% delle imprese straniere e sono costantemente aumentate nell’ultimo quinquennio: tra il 2013 e il 2018 la loro crescita è stata pari al 23,9%. Il 34,5% è concentrato nel commercio, in aumento dell’11,7%.

Da un focus sulla nazionalità dei titolari stranieri di impresa si evince che, nell’arco dei 5 anni presi in esame, le prime 10 posizioni hanno registrato tutte un sensibile aumento: il Marocco (+23%) ha superato l’Albania (+9%), il Bangladesh è il Paese percentualmente cresciuto di più (+89%) seguito dalla Tunisia (+46%).In chiusura un dato relativo all’anno di iscrizione delle imprese: sicuramente quelle straniere sono più “giovani” rispetto al totale delle imprese ma è bene sottolineare la loro maggiore vitalità dal 2000 ad oggi.

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