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Al termine dell’esperienza di “Un giorno da artigiano”, Lorenzo Cuocolo, neopresidente di Filse, ha incontrato ieri sera i rappresentanti di Confartigianato Liguria, Genova e delle sedi provinciali. Sul tavolo, i temi del credito e della semplificazione.

Genova. Conoscere da vicino il mondo dell’artigianato, con un’esperienza in prima persona in un laboratorio artigiano, ma anche discutere di temi particolarmente sentiti dall’associazione e dalle migliaia di microimprese liguri che rappresenta: accesso al credito, tempi più rapidi e una burocrazia più snella. Questi gli obiettivi dell’incontro che si è svolto ieri sera tra i rappresentanti di Confartigianato e il presidente di Filse, Lorenzo Cuocolo, recentemente nominato al vertice della finanziaria della Regione Liguria. All’incontro, che si è svolto nella sede dell’associazione regionale, in via Assarotti 7 a Genova, hanno partecipato Giancarlo Grasso e Luca Costi, rispettivamente presidente e segretario regionale di Confartigianato Liguria, Felice Negri, presidente di Confartigianato Genova, Monica Nolo, direttore generale di Confart Liguria. Sono intervenuti in video-collegamento anche molti dirigenti delle Confartigianato provinciali.

Al termine dell’esperienza di “Un giorno da artigiano”, che Cuocolo ha svolto nel laboratorio OgiGioielli di Emanuela Burlando, realizzando un gioiello per la figlia, c’è stato spazio per un confronto ricco di stimoli e input, lanciati dai rappresentanti di Confartigianato, prima associazione di rappresentanza a incontrare il presidente di Filse. In primis, il tema della semplificazione e della necessità di rendere più rapide le procedure burocratiche, sia nella comunicazione degli esiti, sia nell’erogazione delle risorse. Si è parlato anche di accesso al credito: tra le proposte avanzate, quella di sostenere la creazione di una “filiera della garanzia regionale” che, in un quadro di sussidiarietà, integrando gli interventi dei Confidi, di Filse e del Fondo di Garanzia, possa favorire l’accesso al credito per le micro e piccole imprese. È stata inoltre sottolineata l’esigenza di supportare le microimprese anche nell’accesso alle nuove forme di finanza “innovativa”.

«Incontri come questo sono fondamentali, perché solo con gli stimoli e i suggerimenti di chi conosce da vicino le imprese e i loro problemi, come Confartigianato, si può migliorare e crescere – ha commentato CuocoloStiamo già compiendo qualche primo passo nelle direzioni da voi suggerite: tutti concordano che Filse debba essere un motore efficiente e rapido. Per questo, nel corso dell’ultimo cda, è stata accolta la nostra richiesta di realizzare una pianificazione strategica e un controllo, con parametri misurabili, sui tempi di erogazione dei finanziamenti e di analisi e istruttoria delle pratiche. Certo, il tempo è anche garanzia di correttezza di esecuzione, ma i tempi morti non sono ammissibili. Si tratta di un fattore fondamentale, anche per la sopravvivenza imprenditoriale: un ritardo di 30 giorni per un privato può rappresentare un disagio grave, ma per un’impresa può significare anche la chiusura».

Per quello che riguarda l’accesso al credito, Cuocolo ha infine osservato: «Anche in questo ambito credo che le forme di collaborazione con le associazioni di rappresentanza, e non solo, debbano farsi più strette. Anche per sfruttare, per esempio, nuove forme di disintermediazione bancaria di accesso al credito, che nella nostra regione sono ancora poco utilizzate».

c.s.

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