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Viaggio nelle infrastrutture tecnologiche e nel locale che governa la parte impiantistica della “nave sospesa” che scavalca il Polcevera.

Genova. Dietro invito della Struttura Commissariale per la Ricostruzione del Ponte Morandi, un folto gruppo di giornalisti ha compiuto ieri mattina una minuziosa visita alle strutture interne del Ponte San Giorgio. I rappresentanti della stampa, guidati dai tecnici, sono stati accompagnati prima nel prefabbricato in cui sono stati strutturati gli impianti per la supervisione costante del viadotto e, poi, all’interno della “pancia” del ponte, nella sua configurazione finale.

Nell’edificio in cui si concentra il “cuore” pulsante del ponte sono stati collocati i monitor delle telecamere fisse e tutti i sistemi di controllo che riportano le segnalazioni delle anomalie alla sala di controllo. Per primi vengono i sensori posizionati nei punti nevralgici del ponte, pile, appoggi e impalcato, dove si monitorano gli spostamenti della struttura, perché il ponte è una cosa viva e, a causa della dilatazione termica, si può spostare anche di 80 centimetri.

Si tratta di movimenti che sono stati calcolati in fase progettuale e che devono essere tenuti sotto controllo. Viene così monitorata tutta la parte impiantistica, alimentata dall’impianto fotovoltaico posto sui lati del ponte che, oltre ai sistemi di controllo, produce sino a un terzo dell’energia elettrica necessaria alle segnalazioni stradali e all’illuminazione. La visita è quindi proseguita nella chiglia metallica del viadotto, per metà nave per metà ponte, che lo caratterizza come unico al mondo.

Entrando nella sua “pancia” colpisce l’estrema razionalità degli spazi. Si percorre una passerella centrale, oltre alle due di spalla, che consente ai tecnici di ispezionare il ponte in ogni suo angolo. Poi ci sono gli impianti interni di raccolta e smaltimento delle acque di piattaforma, che hanno eliminato i classici pluviali esterni per le acque meteoritiche, l’impianto di deumidificazione, che ha lo scopo di impedire l’insorgere della ruggine, e i sistemi di telecamere che controllano agni anfratto e il sistema di cavi a fibre ottiche.

c.s.

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