Un neonato di 5 mesi è morto durante una vacanza in Puglia: dormiva nel letto con i genitori, di notte il padre ha notato che non respirava.
Una vacanza attesa, sognata, come tante famiglie fanno d’estate. Un villaggio turistico, la costa pugliese, la quiete della notte. Poi, all’improvviso, un risveglio che nessun genitore vorrebbe mai affrontare. Un padre si alza per andare in bagno, si gira verso il figlio che dormiva con loro nel letto, e capisce subito che qualcosa non va. Il piccolo è immobile. Non respira più.
La tragedia è avvenuta nella notte tra sabato e domenica, in una struttura di Carovigno, vicino alla riserva di Torre Guaceto. Il bimbo, di appena cinque mesi, era in vacanza con i suoi genitori e la sorellina più grande.
“Non respira più”: l’allarme nella notte
Erano circa le 3:30 del mattino. Il padre si è svegliato e ha notato che il busto del figlio non si muoveva e che il colorito del bimbo era cianotico.
Ha chiamato subito i soccorsi, gli operatori del 118 sono arrivati in pochi minuti, hanno provato a rianimarlo sul posto e poi ancora al pronto soccorso dell’ospedale Perrino di Brindisi. Ma non c’è stato nulla da fare. Il neonato è stato dichiarato morto poco dopo l’arrivo in ospedale, niente è servito per cercare di salvargli la vita.
L’indagine e le ipotesi: come ha perso la vita?
Adesso la procura di Brindisi vuole vederci chiaro ed è stata aperta un’indagine. È stato aperto un fascicolo per omicidio colposo, un atto dovuto per permettere tutti gli accertamenti del caso. La stanza del resort è stata sequestrata, e sarà l’autopsia a dire cosa è successo davvero.
Tra le ipotesi al vaglio ci sono un possibile soffocamento durante il sonno, forse causato da una posizione involontaria dei genitori, oppure un problema respiratorio improvviso, un’infezione o una patologia mai diagnosticata. Per ora, nulla è escluso.
Una famiglia completamente distrutta durante le vacanze
Originari di Alatri, in provincia di Frosinone, erano arrivati da pochi giorni in Puglia. Lui commerciante, lei operaia, avevano lasciato casa per concedersi qualche giorno di riposo con i figli. Con loro anche la bambina di 8 anni. Erano partiti da Magione, pronti a godersi il mare. Al risveglio invece si sono ritrovati in un incubo.
Le indagini sono affidate alla Squadra Mobile di Brindisi, che in queste ore sta ascoltando testimoni e acquisendo elementi utili. Sarà l’autopsia a chiarire le cause esatte della morte, e a provare a dare un senso a una perdita che ha lasciato tutti senza parole. Una famiglia spezzata, e un vuoto che nessuna risposta potrà mai colmare.
