Tragedia in vacanza: bimbo morto dopo essere annegato nella piscina di un parco acquatico

Andrea aveva solo sette anni. Una giornata in piscina, poi la tragedia. Due comunità unite dal dolore gli danno l’ultimo addio.

Avevano preparato le valigie per una vacanza in famiglia, come tante. Sole, mare, tuffi e risate. Un viaggio in Puglia per ritrovare le radici, gli affetti, la terra da cui tutto era cominciato.

lutto candele fiori bianchi
Tragedia in vacanza: bimbo morto dopo essere annegato nella piscina di un parco acquatico – mediagold.it

Nessuno avrebbe mai potuto immaginare che quei giorni si sarebbero trasformati in un incubo, e che oggi, a Depressa, il piccolo paese nel Comune di Tricase, parenti, amici e conoscenti si sarebbero ritrovati per dire addio ad Andrea.

Andrea muore al parco acquatico: una tragedia improvvisa

Andrea aveva solo sette anni. Un’età in cui si corre, si ride, si sogna. Andrea è morto all’ospedale di Gallipoli dopo due giorni in rianimazione. A spegnersi non è stato solo il suo corpo, ma anche un pezzo di cuore per chi l’ha conosciuto, anche solo di sfuggita.

gallipoli
Andrea muore al parco acquatico: una tragedia improvvisa – mediagold.it

Ieri si sono tenuti i funerali, la chiesa si è riempita di silenzi, di occhi lucidi, di mani che si stringevano forte per non cedere alla disperazione. C’erano le maestre, i compagni di scuola di La Spezia, dove Andrea viveva con la sua famiglia, e c’era un’intera comunità che si chiedeva come possa accadere una cosa del genere in un luogo nato per regalare gioia.

Il dramma al parco acquatico di Rivabella

Domenica mattina, una giornata qualunque di vacanza. Andrea gioca in piscina, il sole splende, tutto sembra normale. Poi in un attimo il padre lo vede galleggiare senza sensi. Il tempo si ferma. I soccorsi sono immediati, il bagnino prova a rianimarlo, i sanitari arrivano in fretta, ma le condizioni sono già gravissime.

ambulanza
Il dramma al parco acquatico di Rivabella – mediagold.it

Andrea viene trasferito al “Sacro Cuore di Gesù” di Gallipoli, dove lotta per due giorni con un corpicino stanco e una famiglia che non smette di sperare. Ma non ce l’ha fatta.

Indagini in corso: cosa non ha funzionato?

La Procura di Lecce ha aperto un’indagine, affidata alla sostituta Simona Rizzo. Il reato ipotizzato è omicidio colposo. Si parte da qui, da una domanda semplice e dolorosa: si poteva evitare?

Il parco acquatico era affollato, come sempre la domenica. Ma, e questo è il punto che più lascia sgomenti, non ci sono telecamere che possano chiarire cosa sia accaduto nella vasca in quei minuti. Saranno i testimoni presenti a dover raccontare, pezzo per pezzo, cosa hanno visto.

Nel frattempo gli inquirenti stanno ascoltando le persone coinvolte, raccogliendo elementi, cercando di ricostruire la dinamica con ogni possibile dettaglio. Non ci si può accontentare del dolore, serve anche la verità. Perché se qualcosa è andato storto, se ci sono stati ritardi o mancanze, è giusto che emergano. Per rispetto di Andrea, ma anche per tutti gli altri bambini che ogni estate affollano quelle stesse piscine.

Andrea non era solo un nome tra le notizie, era un bambino pieno di vita, con una famiglia che lo amava profondamente. A La Spezia frequentava la scuola, aveva amici, sogni e adesso non c’è più. Nessuno dovrebbe salutare un bambino così piccolo in un giorno d’estate.

Gestione cookie