Nel cuore della notte, quando tutto sembrava tranquillo, una scossa improvvisa ha interrotto il silenzio: la terra ha tremato senza preavviso.
Quando tutto è fermo, quando il buio ha già avvolto ogni cosa e l’unico suono è quello del vento tra le foglie, la paura arriva all’improvviso: il terremoto.

È la terra sotto i piedi a rompersi in silenzio e poi a urlare. A volte succede di notte, come stavolta, quando la scossa è arrivata improvvisa, alle 01:37 ora locale, in un’area che non conosce mai davvero la pace I letti hanno tremato, le persone si sono svegliate di colpo, qualcuno ha afferrato una torcia, altri sono corsi fuori senza nemmeno sapere da dove venisse quel boato sordo.
Terremoto di magnitudo 5.7: paura nella notte
La magnitudo rilevata è di 5.7, abbastanza da far sobbalzare il cuore, ma non da lasciare macerie. E per fortuna, almeno stavolta, non ci sono danni visibili né feriti.
Le autorità locali si sono subito attivate per monitorare la situazione e valutare eventuali scosse di assestamento, ma tutto sembra essersi assestato.

Il punto in cui la scossa ha avuto origine si trova a circa 115 chilometri di profondità, e questo, anche se può sembrare un dettaglio tecnico, ha fatto la differenza: più un terremoto è profondo, meno è violento in superficie. Una fortuna, in un contesto che di fortuna ne ha sempre poca.
Dove si è verificato il terremoto
Il terremoto si è verificato in una zona sempre più instabile, una zona che si trova nel cuore dell’“Anello di Fuoco”, un gigantesco cerchio che abbraccia tutto il Pacifico e che concentra oltre il 75% dell’attività vulcanica e sismica del pianeta.
Un luogo in cui le placche tettoniche si muovono continuamente. Qui la crosta terrestre si muove in costante frizione: si spinge, si incastra, si piega e ogni tanto cede. E quando cede, la conseguenza è una scossa.
Il territorio colpito stavolta è la Papua Nuova Guinea. Un luogo abituato a convivere con questa precarietà geologica. Ci si nasce, ci si cresce, sapendo che prima o poi il terreno si muoverà.
Ma ogni volta che succede, anche se non lascia morti o feriti, lascia comunque dei segni di paura nella popolazione, perché quando la terra si scuote nel cuore della notte, riaffiorano anche i ricordi delle scosse più forti, dei terremoti che hanno mietuto vittime e feriti e che hanno distrutto strade e abitazioni.
Ma perché la terra trema così?
Per capirlo basta immaginare le placche terrestri come zolle giganti che galleggiano su un fluido più caldo e denso. Quando due di queste zolle si scontrano, o una scivola sotto l’altra, l’energia accumulata inizia a crescere come un elastico tirato troppo a lungo. Poi, all’improvviso, si spezza. Il punto in cui avviene questa rottura si chiama ipocentro.

Da lì l’onda sismica si propaga, e ciò che sentiamo in superficie è solo l’eco violenta di quella frattura nel profondo della terra.