Alla scoperta dell’orologio planetario di Macerata, suona a mezzogiorno e alle sei del pomeriggio. C’è anche una sorpresa che lascia tutti senza parole. Scopriamo insieme qualcosa di più.
Se stai organizzando un viaggio verso questa splendida città delle Marche sono numerose le cose che devi sapere e noi proviamo a dirvele tutte una per uno. Andiamo ad analizzare il tutto più da vicino.

Macerata è un comune italiano capoluogo dell’omonima regione che si trova nelle Marche. Sorge a 315 metri sul livello del mare e si estende per poco più di 90 chilometri quadrati, con una popolazione di oltre 40mila persone.
Si tratta di una città nota anche per l’arte che emanano le strade e i diversi edifici che le abitano. Sono numerosissime le chiese come per esempio la Cattedrale di San Giovanni che venne eretta nel 1600 per volere dei Gesuiti e che oggi è la cattedrale della diocesi della città. Dedicato al Patrono della città c’è poi il Duomo di San Giuliano che è davvero meraviglioso da visitare.
Non perdete anche la possibilità di incontrare altre meraviglie tra la Basilica di Santa Maria della Misericordia, la Chiesa di San Filippo Neri, la Chiesa di Santa Maria della porta e molti altri luoghi ancora. Ora però andiamo alla scoperta dell’orologio planetario che è qualcosa di incredibile.
Una sorpresa, l’orologio planetario di Macerata
Al centro di Macerata, precisamente in piazza della Libertà, dove sorge l’antico orologio planetario che è stato ricostruito da poco tempo. Due volte al giorno, alle 12 e alle 18, suona e invita ad ammirare il carosello dei Re Magi in onore della Vergine Maria. Questi escono da un portoncino passando di fronte all’uccellino che con il becco suona la campanella.

Questo straordinario orologio è un simbolo della città e oltre a mostrare l’ora ci indica anche i moti apparenti della Luna e del Sole oltre al circuito dei cinque pianeti conosciuti al tempo dei Fratelli Ranieri. Furono proprio questi ultimi a realizzare il tutto nel 1571 anche se da allora sono cambiate anche molte cose.
Non molti sanno che al suo posto, per un periodo, venne messa una lapide commemorativa di Vittorio Emanuele II. Nel 2015 una copia identica, realizzata da Alberto Gorla, fu rimessa in quel punto in onore delle vecchie tradizioni anche se molti speravano di poter vedere il tutto senza problemi fin dalle origini.
Finalmente però da dieci anni a questa parte è tornata la tradizione di vedere muoversi proprio i Re Magi ogni giorno per due volte al giorno e dunque celebrare l’amore del paese per la Vergine Maria. E oggi vengono da tutto il paese, ma anche dall’estero, per vedere questa meraviglia che merita di essere incorniciata. Non mancano altre possibilità, quello che è evidente è che questa città regala davvero molte cose splendide.