Scrittore ed ex agente dei servizi segreti morto, aveva venduto 85 milioni di libri è davvero una tragedia che lascia tutti senza parole.
Oggi vogliamo raccontarvi una storia triste, quella della scomparsa di un personaggio molto amato in tutto il mondo e che merita di essere approfondito. Andiamo a scoprire dunque quanto è accaduto più da vicino.

Il mondo della cultura perde un vero e proprio gigante, una giornata triste per tutti gli amanti della lettura e non solo. Questi infatti era anche un agente dei servizi segreti molto quotato che aveva partecipato a diverse indagini molto importanti che meritano di essere ricordate.
In carriera aveva scritto più di 25 libri, dimostrandosi personaggio eclettico e in grado di gestire al meglio anche differentissimi contesti e generi. Oggi vogliamo raccontare la sua carriera e andare ad approfondire un discorso davvero straordinario legato al suo modo di fare e a tutto quello che ha lasciato al mondo. Anche per questo, probabilmente, oggi il suo addio fa ancora più male.
Andiamo a scoprire di chi si tratta per capire anche cosa è accaduto e quali sono i momenti che hanno creato maggiore preoccupazione nell’ultimo periodo quando questi si era ammalato.
Morto scrittore ed ex agente dei servizi segreti
La morte di Frederick Forsyth ha sconvolto il mondo, l’autore de “Il giorno dello sciacallo” aveva 86 anni e se l’era dovuta vedere con una brutta malattia pronta ad avere il meglio in pochissimo tempo. A svelare quanto accaduto è stato il suo agente letterario Curtis Brown.

Proprio il romanzo appena citato era stato il suo più grande successo tanto da portare a un film vincitore del Bafta e una serie tv con protagonista Eddie Redmayne.
Jonathan Lloyd, che ne gestiva gli interessi, ha specificato: “Piangiamo la scomparsa di uno dei più grandi scrittori di thriller del mondo. Solo poche settimane fa ero seduto con lui a guardare un nuovo e molto commovente documentario sulla sua vita, In my own words. Questo uscirà più avanti su BBC1 e mi è tornata in mente una vita straordinaria davvero ben vissuta”.
Conclude: “Dopo essere stato uno dei più giovani piloti della RAF di sempre, si dedicò al giornalismo, sfruttando il talento per lingue come tedesco, francese e russo e per diventare corrispondente estero nel Biafra. Inorridito da ciò che vide e avvalendosi dela sua esperienza scrisse il suo primo e più famoso romanzo Il giorno dello sciacallo che divenne subito bestseller a livello mondiale”.