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Albenga rivuole il pronto soccorso e lo chiede con la voce di oltre 5000 persone, che hanno manifestato in un lungo corteo partito da piazza del Popolo, dopo un accorato appello degli organizzatori: sindaco, vescovo e associazioni, per raggiungere l’ospedale Santa Maria di Misericordia. Un nosocomio di recente realizzazione, che avrebbe dovuto soddisfare le esigenze del vasto comprensorio ingauno e che invece, depauperato di un riferimento emergenziale, si trova a gravare sul Santa Corona di Pietra Ligure, a 12 km di distanza, raggiungibile da una via di collegamento, che in estate e nei periodi di maggior traffico si congestiona notevolmente. Una situazione che rallenta gli spostamenti dei pazienti, preoccupando sia il personale medico-sanitario, che gli amministratori locali, vicini alla folla di anziani, giovani e famiglie, intervenuti, senza insegne politiche, per difendere il diritto alla salute.

Anche i commercianti hanno chiuso i loro negozi per prendere parte a questa grande marcia che, come il lancio di palloncini bianchi liberati nel vento al suono delle sirene delle ambulanze, vuole trovare eco in un documento da consegnare alle autorità competenti col fine, non solo di verbalizzare la manifestazione, ma ottenere, in un clima di dialogo costruttivo, la soluzione ad un problema che affligge tutte le fasce di età, superando i confini di un infertile campanilismo, coinvolgendo le cittadine limitrofe e il vasto bacino dell’entroterra, cui verrebbe a mancare un servizio essenziale.

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