Sono 427 le spiagge e 82 gli approdi turistici italiani che hanno ottenuto l’ambito riconoscimento attribuito dalla Foundation for Environmental Education.
Sono 210 i Comuni (nove in più rispetto allo scorso anno con 14 nuovi ingressi), 427 le spiagge (circa il 10% di quelle selezionate nel mondo) e 82 gli approdi turistici italiani che hanno ottenuto quest’anno le “bandiere blu” assegnate dalla Foundation for Environmental Education.
Le nuove bandiere blu 2022 sono andate a:
- Alba Adriatica (Abruzzo);
- Caulonia (Calabria);
- Isola di Capo Rizzuto (Calabria);
- Ispani (Campania);
- Riccione (Emilia Romagna);
- San Mauro Pascoli (Emilia Romagna);
- Porto Recanati (Marche);
- Cannobio (Lago Maggiore, Piemonte);
- Castro (Puglia);
- Rodi Garganico (Puglia);
- Ugento(Puglia);
- Budoni (Sardegna);
- Furci Siculo (Sicilia);
- Pietrasanta (Toscana).
Tra le regioni la Liguria conferma 32 località, seguita con 18 “bandiere” da Campania, Toscana e Puglia. Sono 17 i riconoscimenti per la Calabria e le Marche salgono a 17, mentre la Sardegna, l’Abruzzo 14, la Sicilia 11 e il Lazio 10 come il Trentino Alto Adige. A ruota Emilia Romagna e Veneto con 9, Basilicata con 5, Piemonte con 3 e Friuli Venezia Giulia con 2. Chiudono Molise e Lombardia con una.
Come ogni anno sono state premiate le località le cui acque di balneazione sono risultate eccellenti a seguito delle analisi effettuate dalle ARPA (Agenzie Regionali per la Protezione dell’Ambiente) nell’ambito del Programma Nazionale di monitoraggio condotto dal Ministero della Salute, in collaborazione con il Ministero della Transizione Ecologica.
Sib: «le bandiere blu contribuiscono alla promozione turistico-balneare»
«Un’ottima notizia per la promozione turistica del nostro territorio. Ora, però, dobbiamo guardare al futuro, investire in sostenibilità, potenziare i servizi destinati all’ospitalità, promuovere gli investimenti nella depurazione delle acque, salvaguardare l’ambiente marino e, soprattutto, completare le molteplici infrastrutture che consentono ai turisti di raggiungere agevolmente le nostre spiagge»: è il commento di Antonio Capacchione, presidente del Sindacato Italiano Balneari aderente a Fipe/Confcommercio.
«Noi imprenditori balneari ce la mettiamo davvero tutta per rendere i nostri litorali puliti, sicuri, convenienti e con servizi adatti a tutte le età. I numeri ci danno ragione, se la scorsa estate il 63% dei vacanzieri ha scelto di trascorrere le vacanze al mare, ‘fiore all’occhiello’ della nostra offerta turistica e vanto del ‘Made in Italy’. Purtroppo, però, ancora oggi decine di migliaia le aziende balneari, (per la maggior parte a conduzione familiare), vivono in una situazione di totale incertezza. Non è più assolutamente rinviabile – conclude Capacchione – un percorso di riforma sulla materia che tuteli i concessionari attualmente operanti. A vantaggio dell’ambiente, dell’offerta turistica, dell’economia italiana, dell’occupazione e, soprattutto, dell’immagine del Bel Paese».
c.s.
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