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Genova. La cometa è stata scoperta il 3 gennaio di quest’anno dall’astronomo Gregory J. Leonard dal Mount Lemmon Infrared Observatory, situato nelle montagne di Santa Catalina, a circa 17 miglia a nord-est di Tucson, in Arizona. Dalla sua scoperta, la cometa si è avvicinata sia al Sole che alla Terra, ma è rimasta un oggetto molto debole fino a qualche settimana fa. Adesso la sua luminosità è aumentata notevolmente ed è alla portata di telescopi amatoriali o situati nei cieli illuminati delle nostre città.

Così, Marina Costa (Osservatorio Astronomico del Righi) l’ha catturata la mattina del 3 dicembre alle ore 4:43 dal telescopio Nexstar 11 dell’Osservatorio munito di camera ASI 533MC e di riduttore di focale Celestron 0,63 in modo da racchiudere in un unico scatto, della durata di 18 secondi, il transito della cometa nei dintorni dell’ammasso globulare M3 nella costellazione dei Cani da Caccia. La cometa si trova attualmente a circa 50 milioni di km da noi (circa un terzo della distanza che separa la Terra dal Sole). Una distanza notevole ma incredibilmente più vicina a noi dell’ammasso globulare M3 che si trova invece sullo sfondo a circa 34.000 anni luce di distanza (equivalenti a oltre 320 milioni di miliardi di km…).

La cometa Leonard catturata la mattina del 3 dicembre alle ore 4:43 dal telescopio Nexstar 11 dell’Osservatorio munito di camera ASI 533MC e di riduttore di focale Celestron 0,63 in modo da racchiudere in un unico scatto, della durata di 18 secondi, il transito della cometa nei dintorni dell’ammasso globulare M3 nella costellazione dei Cani da Caccia.

Nei prossimi giorni la cometa, che si sta spostando rapidamente in cielo, continuerà a essere visibile da binocoli e piccoli telescopi (forse anche a occhio nudo da cieli molto bui) bassa sull’orizzonte orientale in prossimità dell’alba e il 12 dicembre raggiungerà la minima distanza dalla Terra, a circa 35 milioni di km. Successivamente sarà visibile molto bassa nel cielo serale e raggiungerà il punto più vicino al Sole il prossimo 3 gennaio perdendosi poi nello spazio siderale.

Un’occasione fortunata, quindi, che abbiamo voluto immortalare in occasione del Natale 2021.

c.s.

Crediti immagini: Marina Costa (Osservatorio Astronomico del Righi)

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