In pochi lo sanno, ma esiste un sostegno economico pensato proprio per chi è in difficoltà: si chiama ISCRO e può aiutarti davvero.
Può succedere: nonostante gli sforzi, dai il 100% nel tuo lavoro, le entrate calano. Magari dopo mesi di lavoro continuo, improvvisamente tutto rallenta. I clienti spariscono, i pagamenti non arrivano, o semplicemente si fa fatica a ricominciare.

In questi casi, esiste una misura pensata proprio per chi si trova in una situazione simile: si chiama ISCRO. Non è molto conosciuta, ma può fare la differenza per chi ha bisogno di un piccolo sostegno economico per andare avanti.
Cos’è l’ISCRO e come funziona: tutto quello che devi sapere per non perdere un’opportunità
Il nome completo è “indennità straordinaria di continuità reddituale e operativa”. In parole semplici, si tratta di un aiuto mensile che può durare fino a sei mesi consecutivi.
L’importo varia in base al reddito dichiarato, ma nel 2025 andrà da un minimo di 252 euro fino a un massimo di 806,40 euro al mese.

Un modo per tirare un sospiro di sollievo quando la situazione economica non consente di farcela da soli. Attenzione però: non è per tutti, ci sono dei criteri da rispettare.
Chi può fare domanda per l’ISCRO e quali sono le condizioni
Questa indennità è rivolta a chi lavora in proprio e ha una Partita IVA attiva da almeno quattro anni. Serve essere iscritti alla gestione separata INPS, aver sempre versato i contributi ed essere in regola.

Non bisogna ricevere altri sostegni economici come NASpI, pensione o reddito di cittadinanza, e c’è un limite di reddito da rispettare. Il reddito percepito nell’anno precedente alla domanda di ISCRO deve essere inferiore a 12.648 euro e inferiore del 50% rispetto alla media dei tre anni precedenti, questo è un punto fondamentale per ottenere il beneficio economico.
Ma facciamo un esempio: se nel 2024 hai guadagnato 6.000 euro, e la media tra 2021, 2022 e 2023 è di 13.000 euro, allora puoi rientrare nei requisiti.
Come calcolare l’ISCRO e come fare domanda
Per sapere quanto potresti ricevere, basta fare così: prendi l’ultimo reddito da lavoro autonomo dividilo per 2 (per calcolare la quota semestrale), su quel numero calcola il 25%. Se hai dichiarato 6.000 euro, la metà è 3.000. Il 25% di 3.000 fa 750 euro al mese.
La domanda si può inviare online dal sito dell’INPS con SPID o CIE, oppure tramite contact center o tramite il tuo commercialista. Hai tempo fino al 31 ottobre 2025.
Attenzione però perché se fai domanda, ottieni l’ISCRO e poi chiudi la Partita IVA, inizi a ricevere altri sussidi, o cambi cassa previdenziale, l’ISCRO si perde. In quel caso, gli importi ricevuti dopo la perdita del diritto vanno restituiti.
Per evitare errori, il consiglio che ti diamo è: rivolgiti a un professionista che possa controllare ogni dettaglio e aiutarti a non perdere questa occasione.