Francesca Albanese è un’esperta di Medio Oriente che si è distinta per la difesa verso la Palestina parlando anche di genocidio.
Oggi parliamo di un personaggio molto noto e che sta cercando di dare il suo contributo in un periodo devastante dal punto di vista della guerra.

Oggi esce il suo nuovo libro edito da Rizzoli dal titolo Quando il mondo dorme. Storie, parole e ferite della Palestina. Prima donna a ricoprire il ruolo di Relatrice speciale dell’ONU sui territori palestinesi occupati ci porta con questi racconti proprio all’interno della Palestina e dei dolori che sta affrontando insieme al suo popolo.
All’interno del libro troviamo dieci storie vere, con altrettanti ritratti umani che vanno a raccontare le ingiustizie subite e la dignità di come il popolo lotta per esistere. In ogni capitolo c’è un incontro vero e proprio. Troviamo Hind Rajab che a soli sei anni è stata uccisa a Gaza sotto i bombardamenti o Abu Hassan che porta alle periferie di Gerusalemme e a tutte le difficoltà che si vivono fino alla storia di Ghassan Abu-Sittah un chirurgo che ha lasciato il suo posto a Londra per operare proprio nella Striscia.
Andiamo a scoprire ora qualcosa in più proprio su Francesca Albanese.
Chi è Francesca Albanese?
Francesca Albanese è una ricercatrice affiliata all’Institute for the Study of Internatonal Migration alla Georgetown University. Classe 1997 è giurista e accademica italiana che si è specializzata in diritti umani e questioni sui rifugiati nel mondo arabo. Laureata in giurisprudenza all’Università di Pisa ha poi conseguito un Master in Diritti Umani presso la School of Oriental and African Studies (Soas) di Londra.

La donna nel 2022 è diventata la prima a ricoprire l’incarico di relatrice speciale delle Nazioni Unite. Ha sempre dimostrato grande attaccamento ai diritti del prossimo con una forza che non è facile da ritrovare in altre figure anche simili alla sua.
Il giorno della nomina aveva specificato: “Ho intenzione di utilizzare la mia posizione per dare spazio, al di fuori delle sedi istituzionali, a chi si batte per il rispetto dei diritti in quella regione, che siano israeliani o palestinesi”.
Nel 2023 era uscita con un altro libro, firmato insieme al giornalista Christian Elia, e dal titolo “J’accuse! Gli attacchi del 7 ottobre, Hamas, il terrorismo, Israele, l’apartheid in Palestina e la guerra”. Queste era l’ennesima dimostrazione di una donna sicuramente molto impegnata per i diritti umani.