Angelo Checchia, 58 anni, ha perso la vita sulla Statale 16 dopo un tragico scontro in moto: una scena straziante sotto gli occhi di tutti.
La domenica volgeva al termine, con tante auto di rientro dal mare, quando sulla Statale 16 si è consumata una tragedia che in molti oggi faticano ancora a dimenticare.

Un uomo a terra, esanime, una moto accartocciata e attorno, decine di automobilisti paralizzati, increduli, colpiti da una scena troppo forte anche solo da guardare.
Incidente mortale sulla statale: Angelo purtroppo non ce l’ha fatta
Si chiamava Angelo Checchia, aveva 58 anni ed era originario di Biccari, in provincia di Foggia. La sua corsa si è fermata al km 635 della Statale 16, nel tratto tra San Severo e San Paolo di Civitate, poco prima di uno svincolo.
L’incidente è avvenuto nel pomeriggio di domenica 13 luglio, in un tratto trafficato come tanti, eppure diventato improvvisamente teatro di morte.

Secondo le prime ricostruzioni, la moto di Angelo si è scontrata con un camion che proveniva dalla direzione opposta. Nell’impatto, violentissimo, sono rimaste coinvolte anche altre due auto. La moto è finita fuori controllo e il centauro è stato sbalzato a diversi metri di distanza, finendo sull’asfalto in condizioni gravissime.
Chi passava in quel momento racconta di una scena che resterà impressa per sempre: «Eravamo lì, in coda come tanti altri. Rientravamo dal mare. A un certo punto abbiamo visto quell’uomo a terra, una pozza di sangue, e le urla dei soccorritori che tentavano di rianimarlo. Siamo rimasti immobili, senza parole».
Il ricordo di chi conosceva Angelo: un uomo buono, sempre per gli altri
A piangere oggi non è solo la sua famiglia, ma anche tantissime persone che lo conoscevano e che hanno voluto salutarlo con un pensiero sui social. “Era un angelo di nome e di fatto”, scrive qualcuno. Un uomo mite, legato al lavoro, alla famiglia, a quella quotidianità semplice che adesso fa ancora più male.
C’è chi racconta di averlo visto pochi minuti prima dell’incidente: “Ci era passato accanto solo due minuti prima, poi poco dopo lo abbiamo ritrovato a terra. Pensavamo fosse qualcosa di lieve, invece no. C’era quel camion fermo e quella moto distrutta. Una tragedia vera”.
Non è il primo caso: un’altra morte sulla stessa strada solo pochi giorni fa
Solo due settimane prima, il 30 giugno, sempre su un tratto vicino della stessa strada, la ex Statale 16 ter, aveva perso la vita un altro motociclista: Michele Ciro D’Angelo. Anche lui in sella alla sua moto, anche lui colpito a morte su quel tratto stradale che inizia a far paura.

Ci si chiede ora cosa non stia funzionando su quella strada così battuta d’estate. E quanti altri dovranno fermarsi lì, senza più poter ripartire