Delitto di Garlasco, la verità su un nuovo supertestimone: “Le cose stanno così…”

Chiara Poggi, nuovi sviluppi nel caso: consegnati anni fa alcuni attrezzi compatibili con l’arma del delitto.

Anche nella giornata di oggi ci sarebbero delle novità sul delitto di Garlasco, novità che ancora una volta si basano su indiscrezioni giornalistiche e che al momento non trovano conferme dagli inquirenti. Ieri sera, infatti, durante la trasmissione “Ore 14 sera” condotta da Milo Infante su Rai2, sono emerse nuove rivelazioni sul caso dell’omicidio di Chiara Poggi, uccisa a Garlasco il 13 agosto 2007, per il cui delitto sta scontando sedici anni Alberto Stasi, il fidanzato della giovane.

gli oggetti consegnati dall'operaio egiziano
Delitto di Garlasco, la verità su un nuovo supertestimone (Mediagold.it)

A distanza di quasi due decenni, l’arma del delitto non è mai stata individuata, ma ora spuntano elementi che potrebbero dare una svolta. Secondo quanto riportato in trasmissione, un operaio edile di origine egiziana avrebbe consegnato ai carabinieri alcuni strumenti da lavoro. Tra questi, ci sarebbero un martello, una mazzetta, un attizzatoio e una piccozza, oggetti ritenuti potenzialmente compatibili con le lesioni rilevate sul corpo della vittima.

Che cosa “raccontano” gli oggetti ritrovati e le testimonianze datate nel tempo

Questi oggetti erano finora ritenuti parte del materiale recuperato dai vigili del fuoco durante un dragaggio del torrente Tromello, vicino alla casa della nonna delle gemelle Cappa, avvenuto qualche settimana fa, dopo una segnalazione arrivata dalla trasmissione Le Iene. In realtà, pare che gli attrezzi fossero stati consegnati dall’operaio ai militari dell’Arma molti anni prima e non durante le recenti perquisizioni legate alla nuova inchiesta su Andrea Sempio, che è indagato per concorso in omicidio.

La trasmissione ore 14 di sera parla di garlasco
Che cosa “raccontano” gli oggetti ritrovati e le testimonianze datate nel tempo (Mediagold.it)

La trasmissione condotta da Milo Infante, ieri sera, ha anche rilanciato le dichiarazioni di alcuni testimoni locali raccolte in passato dal programma Le Iene, che per alcune rivelazioni fatte su persone mai indagate è stata di recente condannata per diffamazione. Secondo il racconto, poco dopo il delitto, due abitanti del posto – poi deceduti – avrebbero notato Stefania Cappa in evidente agitazione nei pressi della casa della nonna.

L’esame degli oggetti consegnati dall’operaio egiziano

Si tratta delle stesse testimonianze che appunto avevano parlato di una delle gemelle Cappa, cugina di Chiara Poggi, nei pressi del canale prosciugato nelle scorse settimane, con una borsa pesante. Subito dopo, si sarebbe udito un rumore sordo nell’acqua, sostennero quei testimoni poi deceduti. Quelle dichiarazioni, nel corso degli anni, non hanno mai trovato riscontro e la giovane non è mai entrata nell’inchiesta.

La trasmissione ore 14 di sera parla di chiara poggi
L’esame degli oggetti consegnati dall’operaio egiziano (Mediagold.it)

Nel frattempo, gli oggetti consegnati dall’operaio egiziano dovrebbero essere ora esaminati per la prima volta, con l’obiettivo di verificare eventuali compatibilità con le ferite riportate da Chiara Poggi. Finora, l’unico condannato per l’omicidio è stato Alberto Stasi, ex fidanzato della vittima, ma la tesi della nuova inchiesta è che il ragazzo sia innocente o comunque che non abbia agito da solo e si va alla ricerca di eventuali complici

La reazione della madre di Chiara Poggi e le accuse contro il figlio Marco

A infiammare ulteriormente il caso, è stata anche la testimonianza di un albergatore trentino, riportata dal settimanale Giallo, secondo cui Marco Poggi, fratello della vittima, non si sarebbe trovato con i genitori in hotel il giorno dell’omicidio della sorella, contrariamente a quanto sostenuto dalla famiglia. Una ricostruzione che ha indignato la madre della vittima e del fratello, Rita Preda, intervenuta durante la trasmissione Rai per difendere con forza l’onorabilità del figlio.

“Siamo stanchi di vedere nostro figlio tirato in ballo senza motivo. Marco era in vacanza con noi. Quelle riportate sono falsità. Ci riserviamo di consultare il nostro legale per tutelarci”, ha dichiarato con fermezza la madre dei fratelli Poggi, mentre la famiglia Poggi ha anche reso pubblica una foto proprio di Marco, che attesterebbe che il giovane era in Trentino con loro e vi è rimasto per tutta la durata del soggiorno.

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