Dall’Isola dei Famosi alla sconfitta al referendum, Sonny avverte: “Serve tempo, il futuro è qui”

Dall’Isola dei Famosi alla sconfitta al referendum, l’avviso di Sonny che ha specificato come serva tempo e il futuro sia qui.

Arrivano ulteriori analisi sul momento politico e su quel referendum che è stato protagonista delle ultime ore in Italia con tante polemiche anche sulla bassa affluenza.

scrutinio e logo isola dei famosi
Dall’Isola dei Famosi alla sconfitta al referendum, Sonny avverte: “Serve tempo, il futuro è qui” (MediaGold.it)

Protagonista di questa querelle è Sonny Olumati che è un ballerino professionista di 39 anni anche scrittore e attivista molto qualificato. Molti l’hanno conosciuto quando nel 2024 ha partecipato a L’Isola dei Famosi, arrivando però in Honduras 15 giorni dopo perché non riusciva a ottenere il visto per viaggiare.

Membro della presidenza del comitato promotore del referendum sulla cittadinanza, di recente ha specificato a VITA: “Sono nato a Roma da genitori nigeriani, mia madre è diventata italiana, ma a 39 anni devo ancora andare in questura a rinnovare il permesso di soggiorno. E paradosso nel paradosso, la richiesta di cittadinanza non me l’hanno mai rifiutata né accettata. A un certo punto avevano addirittura perso la mia pratica“.

Andiamo dunque ad approfondire proprio le sue ultime parole per capire più da vicino quello che è il suo avvertimento verso il futuro di questa nazione. Sicuramente c’è grande curiosità attorno al suo modo di fare e a tutto quello che anticipa in una materia che padroneggia.

L’avvertimento di Sonny Olumati

Sonny Olumati si è sempre speso di fronte all’argomento cittadinanza, provando a dare il suo contributo per cercare di rendere la situazione più giusta sotto diversi punti di vista.

sonny olumati parla
L’avvertimento di Sonny Olumati (Instagram @sonny_olumati) MediaGold.it

Come riportato da AskaNews, questi ha specificato: “Non bisogna avere le facce da funerale, non bisogna pensare che sia finito qualcosa, perché ogni cambiamento ha bisogno di tempo e incomincia sempre e comunque da un bagno di verità, questo è stato il nostro. Sono contento perché ogni volta che bisogna costruire qualcosa si parte sempre dalle fondamenta e questo è il nostro primo mattone”.

E poi si pronuncia verso il futuro: “Sono i giovani che fanno il futuro, per un governo come questo king dell’astensionismo, i giovani possono non contare nulla, ma il futuro è già qui, bisogna solo guardarlo e farsi trovare pronti. E come ha detto qualcuno ‘non ci vedranno arrivare’“.

Chiede dunque una rivoluzione, un cambiamento che possa stravolgere situazioni che non possono essere accolte a prescindere, ma che potrebbero creare anche un po’ di complicazioni ma che vedono al fondo la possibilità di un futuro di livello. Il tutto lo capiremo solo ed esclusivamente vivendo.

Gestione cookie