“Dal primo luglio lo Spid si paga”, il Governo prepara le contromosse: italiani impreparati

Brutte notizie per tutti i cittadini, solo pochi giorni e lo Spid diventerà a pagamento: scopriamo insieme cosa c’è da sapere.

Addio Spid gratuito? A quanto pare, sì. Ma non è il caso di farsi prendere dal panico: una soluzione c’è e un altro modo per usare i servizi online è possibile.

persona preoccupata che deve pagare, carta identità
“Dal primo luglio lo Spid si paga”, il Governo prepara le contromosse: italiani impreparati – mediagold.it

La novità si fa sempre più concreta da quando alcuni gestori dello Spid – come Infocert e Aruba – hanno annunciato l’intenzione di introdurre un canone annuo di circa 6 euro a partire da luglio. Per molti utenti sarà un cambiamento, ma il governo assicura che c’è una soluzione semplice.

Perché lo Spid potrebbe diventare a pagamento?

La convenzione tra lo Stato e i provider privati che gestiscono lo Spid sta per concludersi, e al momento non ci sono certezze sul rinnovo. Quindi, molti cittadini dovranno pagare per rinnovare il proprio accesso ai portali della pubblica amministrazione.

persona in mano cartellino id e cartello pericolo
Perché lo Spid potrebbe diventare a pagamento? – mediagold.it

Non tutti, ma una parte degli utenti potrebbe dover sottoscrivere un abbonamento annuale. In risposta, il governo ha ribadito la volontà di potenziare l’uso della Carta d’Identità Elettronica come strumento ufficiale per l’identità digitale, anche in vista del passaggio a un sistema europeo unificato.

Come si ottiene la CIE e quanto costa

La CIE può tranquillamente essere utilizzata al posto dello Spid, ma non basta avere la carta d’identità plastificata o cartacea: serve il modello con microchip, quello che i Comuni rilasciano su appuntamento.

Il costo varia da città a città, ma si aggira tra i 16 e i 27 euro, con validità di 10 anni. Una volta fatta la richiesta, la carta arriva a casa entro sei giorni tramite raccomandata, insieme a un PIN e un PUK che vanno custoditi con cura. Servono proprio per l’accesso ai servizi online.

Come si attiva la CIE per l’uso digitale

Attivare la CIE è più facile di quanto sembri. Bastano:

  • uno smartphone con tecnologia NFC
  • l’app “Cie ID” scaricabile da Google Play o App Store
  • la carta fisica e i codici PIN/PUK ricevuti con la consegna

Si apre l’app, si avvicina la carta al retro del telefono, si inseriscono le prime quattro cifre del PIN e si completa l’autenticazione con impronta o riconoscimento facciale. Ecco fatto: da quel momento, la CIE è pronta per accedere ai portali online di INPS, Agenzia delle Entrate, Fascicolo Sanitario Elettronico, PagoPA e tanti altri.

La CIE è gratuita (a parte il rilascio iniziale), protetta da sistemi di sicurezza statali e già compatibile con il sistema europeo eIDAS. Questo significa che potrà essere utilizzata anche fuori dai confini italiani, cosa che lo Spid, gestito da provider privati, non garantisce sempre. Inoltre, la presenza fisica della carta e l’autenticazione biometrica riducono drasticamente il rischio di furti di identità.

Insomma, chi ha la CIE non ha motivo di preoccuparsi per l’eventuale fine dello Spid gratuito. Basta un cellulare e pochi passaggi, e l’identità digitale è già pronta all’uso. Gratis, sicura e europea.

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