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Loano. Proseguono le attività della polizia municipale di Loano nell’ambito di “Periferie Sicure”, progetto del ministero dell’interno finalizzato a garantire maggiore sicurezza nelle aree ritenute più a rischio, in particolare quelle periferiche. L’iniziativa prevede attività di controllo del territorio e azioni volte a contrastare reati quali lo spaccio di stupefacenti, oltre che servizi specifici nelle zone della “movida” e nei pressi di locali ed esercizi commerciali.

Nella notte tra il 26 ed il 27 luglio la pattuglia di “Sicurezza Urbana” ha effettuato una serie di controlli nelle zone meno frequentate della città, con particolare attenzione a quelle nelle quali sono stati segnalati episodi di spaccio e di consumo di stupefacenti.

Intorno alla mezzanotte e mezza di sabato 27 luglio gli agenti hanno notato due ragazzi nella zona di Monte Carmelo. Uno di questi stava fumando senza ombra di dubbio uno “spinello”. Gli operatori, dunque, lo hanno bloccato e hanno effettuato una perquisizione domiciliare nella sua casa. Qui sono stai trovati 10 grammi di marijuana. Messo alle corde, il giovane ha deciso di fare il nome del pusher dal quale abitualmente si riforniva.

Grazie a questa indicazione, gli agenti hanno individuato l’abitazione dello spacciatore: si tratta di un italiano di 35 anni impiegato come pizzaiolo presso un ristorante di Loano. Gli uomini del comando loanese si sono quindi recati all’indirizzo segnalato dal giovane cliente, a Borghetto Santo Spirito, e hanno bloccato il pusher non appena questi è rientrato dal turno di lavoro.

Sentendosi braccato, il 35enne ha deciso di collaborare e perciò ha accompagnato gli agenti in casa propria, dove custodiva 60 grammi di hashish e 20 grammi di marijuana, oltre a due bilancini di precisione e 1.260 euro in contanti. Tutto il materiale è stato consegnato dal pizzaiolo alla polizia locale.

Accompagnato al comando di via dei Gazzi per gli accertamenti del caso, il 35enne ha rivelato di rifornirsi da un “grossista” con base operativa in piazza del Popolo ad Albenga, dal quale acquistava ogni due mesi un etto di hashish e un etto di marijuana. Oltre che pusher, il pizzaiolo ha rivelato di essere anche consumatore di stupefacenti e di spacciare per ripagarsi il “vizio”.

L’uomo è stato arrestato e già nella mattinata di sabato 27 luglio in tribunale a Savona si è tenuta l’udienza di convalida del fermo. Considerando il suo stato di incensurato e di lavoratore, la relativa pericolosità, anche alla luce della collaborazione fornita e dell’ammissione di colpa, il Pm lo ha rimesso in libertà in attesa di giudizio. Il cliente, invece, è stato segnalato alla Prefettura di Savona quale consumatore di stupefacenti.

Nella settimana appena trascorsa gli agenti hanno anche denunciato due rom per “questua molesta” ed una cubana per furto. Inoltre hanno denunciato il titolare di un’attività commerciale per aver venduto ad un ragazzino di 12 anni petardi la cui vendita ai minori è vietata.

c.s.

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