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Finale Ligure. Due ricorrenze per due serate di luci, musica e performance artistiche in Piazza Vittorio Emanuele.

“The Show Must Go On” diceva il genio e da allora lo show non è mai finito

Il 24 novembre 1991 moriva a Londra Freddie Mercury. La causa ufficiale fu una broncopolmonite, aggravata da un quadro immunitario compromesso dall’AIDS. Mercury scoprì di aver contratto l’HIV qualche anno dopo il Live Aid, tra il 1986 e il 1987. Nel privato, nonostante l’aggravarsi del quadro clinico, Mercury non smise di cantare. Era deciso a continuare fino all’ultimo. Un giorno prima della sua morte rilasciò un comunicato in cui annunciava al mondo di essere gravemente malato. Si spense nella sua casa di Earls Court, a Londra. I funerali si tennero al Kensal Green Cemetery e vi parteciparono, tra gli altri, Elton John, Michael Jackson e David Bowie, oltre ai membri dei Queen e Jim Hutton. In rispetto delle sue ultime volontà, venne cremato e le sue ceneri affidate a Mary Austin, che dopo due anni le collocò nel luogo della sua sepoltura, rimasta sconosciuta.

«Si può essere tutto ciò che si vuole, basta trasformarsi in tutto ciò che si pensa di poter essere», diceva. Un trasformista, una voce unica, una presenza che sul palco esplodeva insieme al suo pubblico, raggiungendo l’eterno, l’infinito, l’immortalità.

La città di Finale vuole celebrare a 30 anni dalla sua morte il genio e lo show che non potrà mai finire. Mercoledì 24 novembre, a partire dalle 17.30 l’arco verrà illuminato e si accenderà anche uno schermo ledwall, posto al di sotto, che proietterà parte del concerto Live Aid di Wembley, inoltre che i video più belli della band.

Vi aspettiamo per un aperitivo musicale al tramonto.

Campagna Mondiale contro la violenza sulle donne

Lo Zonta Club e il Comune di Finale Ligure in collaborazione con l’artista Natalia Saurin e la ceramista Silvia Leverson, anche questo 25 novembre 2021, aderiscono alla Campagna Mondiale contro la violenza sulle donne.

A partire dalle ore 17.30 l’arco si illuminerà di arancione. Su apposito ledwall, verrà proiettato in contemporanea il video “Il Luogo più pericoloso” girato presso i Chiostri di Santa Caterina.

Il 28 ottobre scorso sono stati chiamati, infatti, all’azione tutti i cittadini di Finale Ligure giovani e non più giovani che, portando un piatto bianco da casa, sono divenuti parte attiva della performance artistica creata da Natalia e Silvia. Su ciascun piatto, infatti, sono state riportate, attraverso la tecnica delle decorazione ceramica a terzo fuoco, le frasi più odiose per parlare di femminicidio: frasi che in qualche modo giustificano le azioni ed i gesti violenti nei confronti delle donne, banalizzandoli (È STATO UN RAPTUS/ERA TROPPO INNAMORATO/..PERÒ LEI LO AVEVA LASCIATO).

Il passo successivo della performance è stata la call to action del 6 novembre scorso, in occasione della quale si è realizzato il video che documenta la rottura, da parte dei cittadini che in precedenza li avevano decorati, degli stessi piatti e delle parole che non devono mai più essere pronunciate né tanto meno sentite.

Infine i cocci verranno esposti come risultato dell’azione insieme al lavoro ideato lo scorso anno #NONSTOZITTA , presso la Fortezza di Castel Franco durante la Mostra “Il luogo più pericoloso” che verrà inaugurata il 25 novembre alle ore 18.00.

Il video, invece, verrà proiettato in contemporanea il 25 novembre a Finale Ligure (Piazza Vittorio Emanuele), Roma e Milano in occasione del palinsesto “Il Talento delle Donne“.

Oltre a dire NO alla VIOLENZA sulle donne diciamo SI all’EDUCAZIONE perché la violenza è figlia dell’ignoranza e della paura. In collaborazione, quindi, con gli studenti del Corso di Grafica dell’Istituto Ipsia Leonardo da Vinci di Finale Ligure è stato ideato un calendario per dar voce e colore alla lotta contro la violenza. Le opere create dai ragazzi verranno esposte sempre a Castel Franco collateralmente alla mostra.

c.s.

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