Nessuna frattura tra i sindaci di Finale e Albenga sulla questione della Albenga-Carcare-Predosa. I due primi cittadini chiariscono un malinteso emerso in queste ultime giornate e affermano all’unisono: «Abbiamo espresso, forse in maniera diversa, un concetto che ci vede in realtà d’accordo. Riteniamo che oggi la Liguria, e in particolare il suo Ponente, viva una situazione difficile dal punto di vista della viabilità e dei collegamenti. Il crollo del Ponte Morandi e recentemente quello del viadotto dell’A6 hanno aggravato una situazione già complessa. Sono ben note le lunghe code in Autostrada durante il periodo delle festività, dei ponti e in particolare nei weekend estivi. Anche in situazioni di “normalità”, insomma, per raggiungere il Ponente Ligure spesso vi sono non poche difficoltà.»
«Per questo riteniamo – affermano, il sindaco di Albenga Riccardo Tomatis ed il sindaco di Finale Ligure Ugo Frascherelli – che sia necessario pensare ad una nuova via che possa collegare la Riviera di Ponente con il Nord Italia, in particolare con il Piemonte. Il raddoppio ferroviario è un’opera importantissima, ma non possiamo non costatare che il trasporto su gomma è ancora fondamentale sia per il turismo che per le attività agricole e imprenditoriali.»
«Naturalmente – precisano – siamo altrettanto d’accordo sul fatto che la realizzazione dell’Albenga-Carcare-Predosa non debba in alcun modo andare a modificare le caratteristiche dei paesi che da essa saranno attraversati o lambiti. Si tratta di comuni che hanno caratteristiche ambientali importanti e nei quali si sono sviluppate realtà legate all’outdoor (si pensi alla mountain bike, alle arrampicate e molto altro) che rappresentano un’eccellenza e che non devono in alcun mosso essere compromessi».
c.s.
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