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Nella motivazione: per la sua carriera di musicista e autore e “per essersi speso in prima persona per lo sviluppo culturale della sua città”.

Genova. Ivano Fossati ha ricevuto dall’Università di Genova la laurea honoris causa in Letterature moderne e Spettacolo, oltre che per la sua carriera di musicista e autore, anche “per essersi speso in prima persona per lo sviluppo culturale della sua città“.

Alla cerimonia, organizzata nell’aula San Salvatore di piazza Sarzano, ha partecipato l’assessore al Personale del Comune di Genova Marta Brusoni e il presidente del Consiglio comunale Carmelo Cassibba.

Fossati è entrato nell’aula San Salvatore accolto da un lungo applauso del pubblico presente e, dopo i saluti del Rettore, Federico Delfino e del Direttore del Dipartimento di italianistica, romanistica, antichistica, arti e spettacolo, Duccio Tongiorgi e la Laudatio del Preside della Scuola di scienze umanistiche, Raffaele Mellace, ha ricevuto la laurea in Letterature moderne e Spettacolo “per i suoi raffinati testi letterari – si legge nella motivazione – intellettuale in costante ricerca, capace di percepire la musica come impegno civile. Un artista che rappresenta la vita culturale di Genova degli ultimi 50 anni, attento a valorizzare le trame intessute tra poetica, musica e spettacolo”.

Un riconoscimento ufficiale per omaggiare il musicista e la sua storia unica nel panorama musicale italiano, e per essersi speso in prima persona per lo sviluppo culturale di Genova, anche attraverso una collaborazione con l’Ateneo genovese, dove ha tenuto corsi, una serie di lezioni per gli studenti di Scienze Umanistiche e dal 2019 il laboratorio di musica presso il Dipartimento di Lettere. Dopo diverse esperienze con gruppi progressive rock, Fossati ha inciso il suo primo disco nel 1971 (Dolce acqua) alla guida dei Delirium. Nel 1973 ha iniziato la carriera solista con la pubblicazione dell’album “Il grande mare che avremmo traversato”. La definitiva consacrazione arriva con La mia banda suona il rock (1979) cui seguono Panama e dintorni (1981), Le città di frontiera (1983) e Ventilazione (1984); 700 giorni (1986) segna l’inizio di una fase nuova caratterizzata da una particolare raffinatezza compositiva, che lo porterà anche a collaborare con vari artisti di successo. Di particolare interesse è la stesura delle musiche per “Anime salve” (1996) di Fabrizio De André; “Musica moderna” è del 2008 e “Decadancing” del 2011 viene annunciato come l’album conclusivo del suo percorso artistico. Fossati è inoltre autore di testi letterari (Il giullare, 1991; Carte da decifrare, 2001; Il volatore, 2006; Tutto questo futuro. Storie di musica parole e immagini”.

La sua prima lectio magistralis, da “neo dottore” acclamata ieri pomeriggio all’Università di Genova, è stata dedicata alla sua città e parla di “Ispirazione, pensiero e sintesi nella musica discografica”: il percorso di un autore e di un interprete di canzoni memorabili, uno dei più lucidi musicisti e intellettuali del panorama italiano. Così, ancora una volta, Genova, città densa di storia e di malinconia, si conferma una delle roccaforti della canzone made in Italy: da Gino Paoli a Luigi Tenco, da Umberto Bindi a Fabrizio De André, da Bruno Lauzi a Paolo Conte, fino a Ivano Fossati, nato nella zona del porto, vicino al mare, autore di canzoni che, inevitabilmente, hanno subìto il fascino della vecchia e nuova musica genovese.

c.s.

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