Condividi l'articolo

In mostra a Palazzo Ducale i capolavori del più importante rappresentate dell’Impressionismo.

Genova. È stata inaugurata a Palazzo Ducale di Genova “Monet. Capolavori del Musée Marmottan Monet di Parigi”, una mostra che sarà ospitata nella Sala del Munizioniere fino al 22 maggio.

Erano presenti il presidente di Palazzo Ducale Fondazione per la Cultura Luca Bizzarri, l’assessore alle Politiche culturali del Comune di Genova Barbara Grosso, l’assessore alla Cultura della Regione Liguria Ilaria Cavo e la curatrice Marianne Mathieu.

In mostra si possono ammirare 50 straordinari dipinti che raccontano l’intera parabola artistica del Maestro impressionista, letta attraverso le opere a cui Monet teneva di più, le “sue” opere, quelle che l’artista ha conservato gelosamente nella sua casa di Giverny fino alla morte, quelle da cui non ha mai voluto separarsi.

L’eccezionalità di questa mostra risiede nell’amore e nell’intimità che emanano le opere esposte, allestite in maniera del tutto inedita e suggestiva nelle varie sale del Munizioniere di Palazzo Ducale, luogo pieno di fascino che consentirà un viaggio del tutto nuovo nel mondo di Monet.

Nelle sue tele Monet ha sempre unito il suo amore per la natura con l’arte e ha creato e riprodotto giardini ovunque abbia vissuto. Sebbene trascorresse molto del suo tempo a Parigi e viaggiasse molto in Francia e all’estero, Monet preferì la campagna e visse per più di cinquant’anni lungo la Senna, accrescendo sempre più il suo interesse per il giardinaggio, per le aiuole che allietavano le sue prime case ad Argenteuil e per i suoi magnifici giardini a Giverny, che divennero un piacere per gli occhi, un luogo rilassante per contemplare la natura e fonte di ispirazione.

Un luogo, il suo giardino, che lo terrà impegnato – quasi esclusivamente – per oltre vent’anni e il Clos Normand si adorna di diverse varietà di piante: iris, giunchiglie, peonie, narcisi, tulipani, rose; ciliegi e albicocchi e il “giardino acquatico”, che Monet comincia ad allestire dal 1893 facendo costruire un ponte giapponese, accoglie salici piangenti, agapanti, emerocallidi e ninfee.

Ad accogliere il pubblico come in un onirico giardino lussureggiante, in mostra opere come le sue amatissime e iconiche Ninfee (1916-1919 ca.), Iris (1924-1925 ca.), Emerocallidi (1914-1917 ca.), Salice piangente (1918-1919 ca.), le varie versioni de Il ponte giapponese e la sua ultima e magica opera Le rose (1925-1926 ca.). Ma non solo. Verdeggianti salici piangenti, delicati ponticelli giapponesi dai colori impalpabili e viali di rose fanno da cornice a una natura ritratta in ogni suo più sfuggente attimo, variazione di luce, tempo o stagione.

Promossa e organizzata dal Palazzo Ducale Fondazione per la Cultura, Comune di Genova, Regione Liguria e Arthemisia, la mostra Monet. Capolavori dal Musée Marmottan Monet di Parigi è realizzata in collaborazione con il Musée Marmottan Monet di Parigi ed è curata da Marianne Mathieu, storica dell’arte e direttrice scientifica dello stesso museo parigino.

Il Musée Marmottan Monet – il cui vastissimo patrimonio artistico è raccontato nel percorso della mostra – possiede il nucleo più grande al mondo di opere di Monet, frutto di una generosa donazione di Michel, suo figlio, avvenuta nel 1966 verso il museo parigino – che prenderà proprio il nome di “Marmottan Monet”.

Info e prenotazioni: www.palazzoducale.genova.it 

c.s.

Continua a leggere le notizie di Mediagold, segui la nostra pagina Facebook e X, resta aggiornato con le nostre ultime notizie da Google News.