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Loano. È stata ultimata ed ha anche superato positivamente i collaudi la nuova diga soffolta che, in futuro, proteggerà il litorale di ponente di Loano dalle mareggiate più violente.

Dal 2000 la costa loanese di levante è dotata di opere di difesa che, in caso di eventi estremi, sono in grado di garantire una notevole resistenza ed una maggiore resilienza (la resistenza va intesa come capacità di resistere a un evento avverso, mentre la resilienza come la capacità di tornare a una situazione precedente all’evento). Il tratto di litorale di ponente, invece, non era difeso da scogliere emerse né sommerse.

Per ovviare a questo problema, nel 2007 la Regione aveva approvato un progetto per la realizzazione di una diga soffolta a protezione del tratto di litorale di ponente compreso tra il tunnel di via Genova ed il confine con Borghetto. Il progetto (approntato dall’amministrazione comunale e, nella sua versione definitiva, curato dal professor Sandro Stura dell’Università di Genova e dall’ingegner Sergio Brizzolara e seguito, in tutte le fasi di studio, dal dirigente comunale dell’epoca Gennaro Mazzitelli) prevedeva la costruzione di una sorta di diga soffolta confinata tra pennelli, conformazione che porta alla creazione di quattro diverse celle. Lo scopo di questa struttura è attenuare l’energia del moto ondoso in grado di raggiungere la spiaggia emersa e allo stesso tempo intercettare le correnti che, in assenza di queste opere, potrebbero erodere e trasportare verso levante le sabbie del fondale (anche in prossimità della riva). Completava l’opera il ripascimento di un tratto di arenile di circa 790 metri.

Tale intervento non è stato realizzato per mancanza di fondi. La mareggiata verificatasi nell’ottobre 2018, dunque, aveva causato notevoli danni ed una rilevante perdita di materiale sabbioso a carico delle spiagge della zona a ponente, dove è stato registrato un significativo arretramento dell’arenile rispetto alla situazione preesistente. Nella zona centrale del litorale, invece, la barriera soffolta aveva protetto in buona parte gli arenili: qui all’inizio della stagione balneare 2019 l’arretramento della linea di spiaggia non era stato avvertito in quanto le mareggiate primaverili, diverse per provenienza e intensità rispetto a quella dell’ottobre 2018, avevano ricollocato le sabbie in quella che era la loro posizione antecedente.

A fine 2019 la Regione Liguria ed il Dipartimento Nazionale di Protezione Civile avevano ritenuto il progetto della diga soffolta di ponente meritevole di finanziamento. A fronte della concessione del contributo la progettazione definitiva è stata aggiornata a cura dell’ingegner Alessandro Chini di Genova. L’intervento globale risulta suddiviso in tre stralci funzionali di cui i primi due già finanziati dalla Protezione Civile. A febbraio 2020 sempre il governo regionale e la protezione civile avevano stabilito di assegnare al Comune di Loano 2 milioni e 490 mila euro di contributi nell’ambito del piano di riparto dei fondi di protezione civile per l’annualità 2020. Tali fondi hanno coperto i costi del primo stralcio dell’opera, che prevedeva la realizzazione del tratto di barriera compreso tra il confine con Borghetto Santo Spirito e la concessione demaniale di Città di Torino. L’investimento complessivo per la realizzazione dell’opera è di circa 5 milioni di euro. La restante parte è stata finanziata con ulteriori 2 milioni e 490 mila euro di contributi, che hanno consentito di realizzare il secondo stralcio (dalla mezzeria della concessione demaniale Citta di Torino alla fine della concessione demaniale di Marina Piccola). Per la realizzazione del terzo stralcio, per l’ammontare di 2 milioni e 500 mila euro, l’amministrazione comunale ha presentato candidatura al Ministero dell’Interno nell’ambito dei contributi per la messa in sicurezza del territorio ai sensi dell’articolo 1 comma 139 e seguenti della legge 145/2018, ma ha anche già presentato il progetto in Regione per il riparto di ulteriori contributi che dovessero essere resi disponibili a livello nazionale.

La gara di appalto, curata direttamente dalla Stazione Unica Appaltante Regionale (Suar Liguria) e in particolare dal dottor Angelo Badano, è stata aggiudicata alla impresa Pacos srl. Il cantiere è stato consegnato alla ditta nel mese di dicembre 2020.

La barriera soffolta del nuovo tratto per forma e dimensioni non pone particolari interferenze con gli ecosistemi costieri, che sono ambienti molto dinamici, influenzati da fattori meteoclimatici, biologici, geologici ed antropici. L’obiettivo delle nuove opere è quello di favorire un bilancio dei sedimenti sabbiosi regolato il più possibile da processi naturali limitando l’intervento umano, con benefici dal punto di vista ambientale ed economico. La scogliera sommersa ed i pennelli consentiranno un aumento della resistenza del litorale all’azione del mare; il cospicuo ripascimento accrescerà la resilienza favorendo il naturale ripristino di una situazione di equilibrio al termine di eventi meteomarini anche molto intensi. Un tale approccio risulta ancora più importante considerando che sarà sempre più necessario adottare strategie di adattamento locale ai cambiamenti climatici in atto su scala globale.

Le lavorazioni dei primi due stralci funzionali dell’opera sono stati da poco ultimati con l’intervento di ripascimento strutturale e sono stati collaudati nelle ultime settimane con esito favorevole. Saranno eseguiti nelle prossime settimane ulteriori rilievi batimetrici (ai fini di monitoraggio) da trasmettere in Regione. Nell’ambito dell’intervento dei due stralci sono stati realizzati, oltre ai tratti di barriera soffolta, tre scarichi a mare per lo smaltimento di acque bianche meteoriche: i tre scarichi sono già funzionanti. La barriera soffolta del secondo stralcio è stata allungata di circa 20 metri a partire dal molo dei Bagni Marina Piccola al fine di avere una migliore protezione del tratto terminale. L’ultimo scarico a mare realizzato in prossimità dello stabilimento Bagni Ondina è stato protetto a mare da una scogliera (in attesa della realizzazione del terzo stralcio dei lavori).

Gli effetti benefici dell’opera sono stati evidenti fin da subito: nonostante gli ultimi eventi meteomarini, grazie alla movimentazione delle sabbie conseguenti ai moti ondosi all’interno delle singole celle la linea di battigia in alcuni tratti è avanzata di circa 6 metri. Tutto ciò, anche in relazione alla passeggiata di ponente ancora in costruzione (primo lotto), costituisce un’azione di resilienza fondamentale per la difesa della costa di ponente.

Sempre nell’ambito dei finanziamenti che saranno messi a disposizione dal Ministero degli Interni per la messa in sicurezza del territorio ai sensi dell’articolo 1 comma 139 e seguenti della legge 145/2018, per l’anno 2023 il Comune di Loano ha presentato istanza per ottenere un milione e 820 mila euro di fondi da utilizzare per la manutenzione della barriera soffolta a difesa del tratto centrale del litorale.

c.s.

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