È sparita dal piccolo schermo già da un po’ di anni, dopo la condanna per truffa, ma oggi che lavoro fa l’ex regina delle televendite Wanna Marchi?
Una vita al limite, quella dell’ex regina delle televendite Wanna Marchi, per decenni protagonista del piccolo schermo, tanto da inventare un nuovo tipo di comunicazione, aggressivo, urlato, diretto al telespettatore, ma certamente coinvolgente. La Marchi ha contribuito, di fatto, a creare (purtroppo?) la televisione moderna, una tv più scatenata e irriverente, spregiudicata e forse anche spietata.
Nel corso degli anni, migliaia le vittime, truffate dalla vendita di prodotti falsificati, inefficaci, spacciati per miracolosi. Decine le denunce per minacce personali e per ritorsioni, attraverso una complessa rete organizzativa, messa in piedi insieme alla figlia Stefania Nobile. Wanna Marchi ha fatto parlare di sé, finendo in prigione e scontando diverse condanne per truffa.
Dai canali regionali alla tv nazionale, Wanna Marchi e Stefania Nobile hanno ribaltato la televisione, sfruttando al massimo gli anni della diffusione delle televendite “per fregare la gente”. Già nel 1990 il primo arresto e la condanna a quasi due anni di reclusione per concorso in bancarotta fraudolenta. Nel 1996 la trasformazione delle televendite in spettacoli show insieme al medium brasiliano Do Nascimento.
Anche in questo caso, specialmente dopo le accuse della trasmissione Striscia la Notizia, la Marchi è stata accusata di truffa per la vendita televisiva di amuleti, oggetti portafortuna, numeri fortunati per il lotto e rametti contro le energie negative. Ovviamente, tutto finto, con le varie denunce che hanno portato a processo sia la Marchi che la Nobile per associazione a delinquere, e con il mago Do Nascimento, vista la brutta situazione, subito fuggito in Brasile per sottrarsi all’arresto.
Per Wanna Marchi e Stefania Nobile la condanna a due anni e sei mesi di reclusione, più il risarcimento alle vittime truffate. Coinvolti anche i figli della Marchi, anche loro condannati in primo grado dal Tribunale di Milano. Poi, un nuovo processo nel 2008, concluso con la condanna definitiva per oltre 9 anni per le due donne, accusate di truffa, bancarotta fraudolenta e riciclaggio.
Oggi, all’età di 83 anni, Wanna Marchi ha forse trovato la pace interiore, prendendo le distanze dal piccolo schermo e “dall’arte delle urla”. Dopo anni di carcere, poi di arresti domiciliari, ha deciso di calmarsi, gettandosi a capofitto, da nullatenente, dopo che tutti i beni le sono stati sequestrati, nell’arte culinaria. Da sempre amante della cucina, la Marchi è diventata chef itinerante.
Gira per i ristoranti, portando i propri servigi, preparando le sue specialità. Ha annunciato la nuova carriera lei stessa, attraverso i suoi canali social, presentandosi nelle vesti di personal chef. Insieme agli chef dei vari ristoranti, Wanna Marchi cucina piatti per pochi ospiti. Una sfida che ha accettato di buongrado, per mettersi di nuovo al lavoro, per avere uno stimolo nella vita.
La quotidianità della Marchi al servizio dell’arte culinaria: “Sono abbastanza bravina in cucina, preparo i tortellini in brodo, che non mancano mai, o il cappone, preparo i piatti ai quali sono più legata e che ho sempre fatto per la mia famiglia. Molti ristoratori vogliono ospitarmi”. E così, Wanna Marchi si reinventa, ma questa volta senza vendere discutibili accessori o creme snellenti.
“Sono ancora molto giovane, ho solo 83 anni”, scherza la Marchi, “ma per vivere devo lavorare, la forza ce l’ho, e anche le capacità. Anche in un ristorante a 5 stelle, io ci sto, mi sento bene” annuncia su Instagram. Ora, senza figlia ne genero, Wanna ha intenzione di iniziare una nuova vita.
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