Un film con Luigi Lo Cascio che devi assolutamente vedere

Luigi Lo Cascio, in uno dei suoi ultimi film, è il protagonista di una vicenda realmente accaduta e che all’epoca scosse l’opinione pubblica.

In onda sabato 17 maggio alle 21.10 su Rai Storia, il film Il signore delle formiche di Gianni Amelio racconta la vera storia di Aldo Braibanti, un intellettuale e scrittore accusato di “plagio” negli anni Sessanta, dopo una relazione con un giovane chiamato Ettore. Nella pellicola, che ha ottenuto sei nomination ai David di Donatello, Braibanti è interpretato da Luigi Lo Cascio.

Luigi Lo Cascio in una scena del film Il signore delle formiche
Un film con Luigi Lo Cascio che devi assolutamente vedere (Mediagold.it)

Molto intensa è l’interpretazione di Leonardo Maltese, nel ruolo di Ettore Tagliaferri, che gli è valsa la vittoria del premio Guglielmo Biraghi ai Nastri d’Argento. Nel cast, davvero eccezionale, ci sono anche Elio Germano e Sara Serraiocco. Ancora una volta, Gianni Amelio torna a trattare un tema delicato e una pagina rimossa della storia recente dell’Italia del Novecento.

Brevi cenni sulla trama del film con Luigi Lo Cascio

Braibanti, ex partigiano e antifascista, aveva fondato un circolo culturale vicino a Piacenza, ma il suo legame con Ettore non era ben visto dai genitori del ragazzo né dalla società dell’epoca. L’accusa di plagio, che in realtà era una forma di persecuzione per l’omosessualità, lo portò a un processo pubblico molto dibattuto. Il processo si svolse in Italia tra il 1964 e il 1968.

Luigi Lo Cascio in una scena del film Il signore delle formiche
Brevi cenni sulla trama del film con Luigi Lo Cascio (Mediagold.it)

Sono anni che segnano un importante cambiamento nella società italiana, ma sono anche anni in cui appunto nel nostro Paese è ancora in vigore un reato, introdotto in Italia nel 1930, quindi in epoca fascista, che tende a perseguire alcune tendenze sessuali. Il reato di plagio, per la cronaca, venne reso incostituzionale nel nostro Paese soltanto nel 1981, quindi nel colpo di coda di una stagione di lotte per i diritti sociali e civili.

Il film, in onda su Rai Storia, illumina questo episodio dimenticato della storia italiana, con una forte componente civile e sociale: si tratta di una storia che fu il segno dei tempi, e di una vicenda personale e umana che ebbe davvero molta importanza nel dibattito, che portò poi dopo diversi anni da quel processo a eliminare dal nostro Codice Penale il reato di plagio.

Chi era Aldo Braibanti, interpretato da Luigi Lo Cascio

Aldo Braibanti, il protagonista di questa vicenda, è stato una figura poliedrica del Novecento italiano: scrittore, poeta, intellettuale, artista visivo, partigiano antifascista e profondo conoscitore del mondo naturale, in particolare delle formiche. Fin da giovane sviluppò una visione radicale sulla libertà individuale, l’ambiente e l’arte, rifiutando ogni forma di autoritarismo.

Una foto di Aldo Braibanti negli anni Sessanta
Chi era Aldo Braibanti, interpretato da Luigi Lo Cascio (Mediagold.it)

Dopo aver abbandonato la politica attiva nel PCI, si dedicò alla sperimentazione artistica e culturale, fondando laboratori creativi come quello di Castell’Arquato. Negli anni Sessanta, fu appunto protagonista di un clamoroso caso giudiziario, che è quello di cui parla il film con Luigi Lo Cascio. La sua condanna suscitò forti reazioni nel mondo culturale e contribuì a un acceso dibattito civile e politico.

Uscito di prigione, Aldo Braibanti proseguì la sua attività artistica e intellettuale, mantenendosi lontano dai circuiti ufficiali e vivendo spesso in condizioni difficili, tant’è che nel 2006 gli venne assegnata la legge Bacchelli e qualche anno dopo fu sfrattato dalla sua residenza romana, insieme alla sua biblioteca di migliaia di volumi. Morì nel 2014, lasciando un’eredità profonda e tuttora poco valorizzata nella cultura italiana.

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