In una motorizzazione di Macerata è accaduto l’impensabile: tenta di truffare l’esame di patente insieme a un’altra persona, ma non solo viene scoperto. Il truffatore finisce perfino in ospedale. Scopriamo i dettagli di questo retroscena assurdo.
È un po’ come andare in bicicletta, una volta che si impara ci viene automatico, non comportando particolari sforzi e ansie. Guidare rappresenta un’attività per molti parte della loro quotidianità, che non richiede fatica, ma che viene automatica: tuttavia, quando non lo abbiamo imparato a fare così non è stato.

Imparare a guidare può non essere semplice, portando a vivere con grande ansia questa attività e comportando non pochi sforzi. Inizialmente stare al volante non ci viene affatto naturale, generando in noi molta paura: per non parlare poi quando si deve affrontare l’esame di guida, cosa che ci infonde tanta angoscia, nel timore di venire bocciati. Queste preoccupazioni possono essere talmente forti in alcune persone tanto da spingerle a compiere gesti assurdi, com’è accaduto di recente.
La truffa all’esame della patente: i dettagli del retroscena
Per alcuni l’esame di guida è un vero e proprio incubo. C’è chi teme tantissimo la parte pratica, ma c’è chi ha una fifa immensa anche della teoria: due aspiranti neo patentati hanno avuto talmente tanta paura di non passare questa parte fondamentale per prendere la patente da barare in un modo assurdo.

La vicenda è accaduta a Macerata, dove un 35enne bengalese e una 36enne indiana, residenti nella provincia, hanno usato dei mini auricolari e dei dispositivi nascosti per trasmettere le domande all’esterno e ricevere le risposte, in modo da superare l’esame teorico della patente. L’inganno, però, non è andato come sperato: i due sono stati scoperti.
Aspirante neo patentato truffa l’esame della teoria e finisce poi in ospedale
Oltre a non andare a buon fine, il raggiro è costato molto caro a uno dei due truffatori, finito al pronto soccorso.

Infatti, il micro auricolare è andato talmente in profondità nel suo orecchio tanto da non renderlo recuperabile con le mani. Per rimuovere l’oggetto, l’aspirante guidatore è stato costretto ad andare al pronto soccorso: trasportarlo d’urgenza in ospedale qui ha potuto liberare il suo orecchio dagli auricolari.
La disavventura è finita non solo con questo amaro epilogo in ospedale, ma anche con una denuncia da parte della Procura di Macerata nei confronti dei due per il reato di presentazione agli esami per opera altrui. Insomma, oltre a non passare la teoria gli aspiranti neo patentati hanno visto il loro tentativo di barare trasformarsi in un vero e proprio incubo. Forse, la prossima volta, si limiteranno a studiare per passare l’esame.