“Stasi è innocente”, anche il legale di Andrea Sempio ne è convinto

Si continua a parlare del caso di Garlasco con l’innocenza di Alberto Stasi che è entrata nell’opinione pubblica, tanto che lo pensa anche il legale di Andrea Sempio.

Grazie all’intervento de Le Iene Show il caso è tornato sulla bocca di tutti con la sensazione che qualcosa si sia sbagliato.

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“Stasi è innocente”, anche il legale di Andrea Sempio ne è convinto (ANSA) MediaGold.it

Il 13 agosto del 2007 avviene il delitto di Garlasco, con la morte dell’allora 26enne Chiara Poggi. La ragazza viene ritrovata priva di vita in casa sua e immediatamente viene accusato Alberto Stasi suo fidanzato all’epoca. Il ragazzo viene condannato a 16 anni di reclusione e oggi sta scontando la sua pena.

Fino a poco tempo fa nessuno aveva alcun dubbio su questa situazione, nessuno pensava ci potesse essere una via discordante e il caso viene chiuso. Negli anni arrivano diverse richieste di revisione del processo che non vengono mai accolte fino a oggi quando qualcosa sembra essere cambiato soprattutto nell’opinione pubblica.

Ora la sensazione è che il killer di Chiara sia ancora in giro impunito e che Alberto abbia passato molti degli anni della sua vita rinchiuso in un carcere da innocente. Ma sarà davvero così? Questo lo deciderà la giustizia.

Alberto Stasi è innocente?

Dire se Alberto Stasi è innocente non è di certo cosa che spetta a noi, all’interno di un caso decisamente intricato. Diventa però importante analizzare tutto quello che sappiamo per dare alle persone un quadro più chiaro della situazione.

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Alberto Stasi è innocente? (ANSA) MediaGold.it

Tra le nuove piste ci sarebbe quella che porterebbe ad Andrea Sempio, amico del fratello di Chiara. Il suo avvocato, Massimo Lovati, ha parlato ai microfoni di Storie Italiane su Rai 1, spiegando il suo punto di vista e rendendo ancora più confuse le idee delle persone che oggi non sanno più cosa pensare.

“Ho sempre pensato che Alberto Stasi fosse innocente. Non vorrei che gli stessi errori delle indagini di allora fossero ripetuti oggi contro il mio cliente perché sono entrambi innocenti”, spiega.

E poi aggiunge: “La questione rilevante è una sola: non si è verificato il racconto di Alberto Stasi sentito a sommarie informazioni testimoniali per 20 giorni prima di essere attinto da un avviso di garanzia. Lui ha dichiarato che quella mattina aveva telefonato a Chiara e che lei non aveva risposto, insospettendosi era andato a casa sua. Avrebbe suonato il campanello, ma nessuno gli aveva aperto e così decise di scavalcare per entrare. Dopo averlo fatto ha scoperto non il cadavere, ma una persona che forse era ancora viva, uscito e ha fatto quella telefonata che non ha senso”.

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