La figlia di Stefano D’Orazio dei Pooh torna a parlare e specifica quello che gli avrebbe fatto il padre. Ma cosa è successo?
Oggi torniamo su un argomento davvero molto scottante che tra l’altro riguarda una persona che purtroppo non c’è più.

Stefano D’Orazio è una delle parti belle del nostro spettacolo, un batterista che con i Pooh ha fatto la storia dal 1971 al 2009 e poi ancora dal 2015 al 2016. Nato a Roma il 12 settembre del 1948 è scomparso il 6 novembre del 2020 ad appena 72 anni. Un uomo che era molto apprezzato anche per il suo modo di fare fuori dal palcoscenico e non solo.
Il 9 aprile scorso, a circa cinque anni dalla sua morte, una sentenza di primo grado del Tribunale di Roma ha riconosciuto Francesca Michelon come sua figlia legittima. A confermarlo sarebbero stati il test del Dna e una perizia medico legale che ne accertava il legame genetico.
Oggi le parole della donna fanno riflettere, ma per alcuni sono risultate anche fuori luogo considerando che Stefano non può rispondere. Proprio per questo il pubblico si è diviso in due tra chi difende la ragazza e chi la memoria dell’artista. Ma andiamo a vedere cosa ha detto la donna.
“Stefano D’Orazio era mio padre”
Sulla paternità di Stefano D’Orazio, almeno come specifica la legge, ora non ci sono dubbi, ma nonostante questo le polemiche sembrano non volersi calmare. Francesca Michelon è tornata a parlare della situazione alzando un velo di polemica.

Su Facebook la donna ha voluto chiarire alcuni aspetti specificando: “Ultimamente ho pensato se fosse il caso di scrivere qualcosa o no. Non ho mai esternato nulla, perché mi sono sempre detta che, alla fine, sono questioni personali e so di non dovere spiegare nulla a nessuno”.
Poi continua a spiegare il suo modo di essere e riapre la storia: “Nel 2006, quando avevo ventuno anni, per puro caso da un gioco iniziato da amici ho scoperto che il mio padre biologico non era la meravigliosa persona che mi aveva cresciuta, ma il batterista di una nota band. […] La scoperta ha costituito per me uno shock molto profondo e, nonostante cercassi di non farlo vedere, dentro di me si era aperto un baratro”.
I dettagli
Poi scende nel dettaglio: “Ci siamo incontrati per la prima volta e da subito ha assunto un atteggiamento goliardico. La primissima frase che mi ha detto è stata ‘Ringrazia tua madre se sei viva, io avevo proposto una crociera per liberarsi di te. Menomale che non ha accettato’. Si trattava di un’uscita per sdrammatizzare”.

Dopo 11 mesi però i due smisero di frequentarsi e anche per questo la Michelon ha una spiegazione. E poi altre parole legate anche al fatto che il batterista avrebbe detto successivamente al loro incontro, durante un’intervista in televisione che non aveva mai avuto un figlio e questo era il suo più grande rimpianto.
Difficile stabilire però realmente cosa era accaduto all’epoca.