L’addio di Vasco Rossi a Sergio Silvestri, amico conosciuto ormai 50 anni fa e con il quale aveva scritto anche uno dei suoi successi.
Siamo a metà anni Settanta nel cuore della rossa Emilia, quell’Emilia paranoica che canteranno una decina di anni dopo i CCCP, e c’è un gruppo di ragazzi che ha un sogno, quello di fare musica: tra loro, ci sono Marco Rossi, cugino di quello che poi diventerà Vasco Rossi, il rocker italiano per eccellenza, e Marcolino Gherardi, che il cantautore definiva il suo più caro amico d’infanzia, scomparso nel 2018.

Insieme fondano le prime band, e poi nasce una delle esperienze che Vasco stesso cita ancora oggi molto spesso. Quel gruppo di amici, nel 1975, con un prestito di 7 milioni di lire e sull’esempio di una radio milanese che aveva ascoltato per caso, fonda Punto Radio, una delle prime radio libere d’Italia. La radio libera lo fu veramente, tanto da rifiutare proposte economiche per delle campagne elettorali.
La storia di Punto Radio e l’amicizia tra Sergio Silvestri e Vasco Rossi
In quel gruppo di amici, insieme a Vasco Rossi, c’è anche Sergio Silvestri, ma di Punto Radio hanno fatto parte anche il leader degli Stadio, Gaetano Curreri, poi due storici chitarristi di Vasco, come Maurizio Solieri – che proprio Silvestri aveva presentato al cantante – e Massimo Riva, quest’ultimo scomparso prematuramente a fine anni Novanta. Una storia di provincia che è diventata leggenda, grazie al fatto che il rocker di Zocca è divenuto una leggenda vivente della musica.

Nelle foto di quegli anni – ce n’è una storica che è particolarmente significativa e in cui molti dei protagonisti di questa vicenda sono riconoscibili – ce ne è una in cui Sergio Silvestri imbraccia una chitarra. Vasco e Sergio si erano conosciuti ai Salesiani a Modena e la loro amicizia si era cementificata col tempo e con le passioni comuni, come lo stesso Vasco Rossi ricordava nel 2018 in un’intervista.
Spiegava Vasco Rossi: “L’unica cosa positiva erano quelle due ore alla settimana in cui suonavo la chitarra con il mio amico Sergio. Eravamo gli unici due che studiavano per imparare a suonare la chitarra e i preti ci davano due ore a settimana per esercitarci”. L’amicizia tra i due spinge Vasco a chiedere a Sergio Silvestri di “prestargli” una canzone, che poi lui riarrangia.
Addio a Sergio Silvestri, insieme a Vasco scrisse “La strega”
Da questa collaborazione, è nato uno dei primi brani che Vasco Rossi ha inciso in quella che è una carriera che a breve festeggerà i 50 anni e – nonostante l’età avanzi – probabilmente lo farà con un grande tour. Il brano in questione è contenuto in “Non siamo mica gli americani!”, che è il secondo disco in studio di Vasco, uscito ad aprile del 1979, e ha un titolo che oggi farebbe drizzare i capelli a molti.

Stiamo parlando di “La strega (la diva del sabato sera)”, che racconta di una giovane ragazza che vive la vita notturna delle discoteche di provincia, un brano che oggi si definirebbe femminista. Era stato Sergio Silvestri, su un quotidiano locale, a raccontare la genesi di quella collaborazione e di come praticamente Vasco Rossi abbia totalmente rivisto il testo originale durante un giro in macchina.
Nelle scorse ore, Vasco Rossi ha dedicato a Sergio Silvestri, che è venuto a mancare all’età di 73 anni, una delle sue frasi più iconiche, tratta dal brano “Vita spericolata”, ovvero “E poi ci troveremo come le star…”. Un omaggio che dice molto sul rapporto tra i due e più in generale tra il rocker di Zocca e quelle amicizie di infanzia che hanno fatto parte anche della sua storia musicale.