Se prendo farmaci devo evitare zenzero e curcuma? Ecco la risposta della scienza

Se prendo dei farmaci devo evitare sia lo zenzero che la curcuma? Su questo la scienza non ha nessun tipo di dubbio, ecco la risposta.

Chi prende delle medicine tutti i giorni deve fare conto anche con molte controindicazioni che spesso vengono ignorate e che in realtà possono creare dei problemi davvero non di poco conto. Oggi vogliamo entrare nello specifico di un dato particolare, citando due spezie che sono diventate molto comuni anche nel nostro paese negli ultimi anni.

zenzero, curcuma e nel cerchietto medicine
Se prendo farmaci devo evitare zenzero e curcuma? Ecco la risposta della scienza (MediaGold.it)

Ma perché i farmaci possono avere delle interazioni negative con quello che andiamo a mangiare? Questo accade in quanto i principi attivi che sono contenuti all’interno delle medicine e degli alimenti possono andarsi a influenzare a vicenda. Si tratta di un problema molto meno raro di quanto pensiamo e che spesso sottovalutiamo.

Il rischio è quello di andare a rendere il farmaco meno efficace del previsto, non dando dunque al nostro fisico quello che dovrebbe garantire, o rendendolo più potente e dunque dannoso per la salute. In alcuni casi, per fortuna più rari, i rischi sono anche di un vero e proprio pericolo che può portare a delle situazioni difficili da gestire.

Oggi andremo ad analizzare due elementi che sono molto comuni in cucina e che sono anche di fatto benefici.

Zenzero e curcuma, l’effetto sulle medicine

Cosa fanno zenzero e curcuma quando prendiamo medicine? Stefano Erzegovi, nutrizionista e psichiatra, ha spiegato diverse specifiche interessanti al microfono di Msn riuscendo a farci capire bene come comportarci soprattutto se prendiamo determinate famiglie di farmaci.

zenzero sano e polvere
Zenzero e curcuma, l’effetto sulle medicine (MediaGold.it)

Partiamo dallo zenzero questo può interferire soprattutto con farmaci antipertensivi, antidiabetici e la ciclosporina. Nonostante le sue splendide qualità antimicrobiche e antinfiammatorie è un prodotto che va consumato con grande attenzione senza mai eccedere.

E la curcuma? Erzegovi spiega: “Può inibire i citocromi, le centraline che disattivano i farmaci a livello di fegato, può quindi modificare le biodisponibilità degli anticoagulanti, potrebbe rendere antidepressivi, anticoagulanti o antidiabetici più potenti di quanto ci si aspetti. Un po’ come accade con il succo di pompelmo che tende ad aumentare la biodisponibilità delle medicine”.

La regola che spiega il nutrizionista ci porta indietro ai tempi di Paracelso che specifica: “È la dose che fa il veleno”. Tutto ciò che fa bene, infatti, a dosi alte può essere tossico e proprio per questo il palato è il nostro campanello d’allarme. In caso ci siano troppe spezie questo darà un segnale che ci fa capire che abbiamo esagerato.

Di certo se state seguendo una terapia per un problema di salute importante diventerà fondamentale parlare con il vostro medico di riferimento e capire se queste spezie si possono integrare con le medicine che prendete o se possono creare dei problemi. Diventa molto importante fare attenzione anche a questi particolari.

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