Rino Gattuso è l’uomo giusto: il nuovo allenatore della Nazionale già promosso

Rino Gattuso è il nuovo commissario tecnico della Nazionale, già promosso viene considerato l’uomo giusto per raggiungere l’obiettivo.

Gli azzurri puntano alla qualificazione al Mondiale, cosa che manca ormai da due edizioni. L’ultimo è stato disputato undici anni fa ed è andato anche malissimo.

gattuso in panchina
Rino Gattuso è l’uomo giusto: il nuovo allenatore della Nazionale già promosso (ANSA) MediaGold.it

Se l’opinione pubblica si divide, tra chi è emozionato dalla scelta della Federazione e chi invece la bocca in toto, invece gli addetti ai lavori sono davvero sicuri che questa possa essere la mossa della svolta. La situazione è però molto complicata, nel grande girone la squadra azzurra si trova a inseguire la Norvegia con pochissime possibilità di raggiungerla.

In caso di secondo posto infatti si va allo spareggio e sappiamo benissimo come sono andate le cose nelle ultime due edizioni. Prima con Gianpiero Ventura contro la Svezia e poi con Roberto Mancini contro la Macedonia le cose sono andate malissimo.

Gattuso si è preso una grossa responsabilità sulle spalle, dimostrandosi uomo vero e al servizio del paese senza paura. Sarà però in grado di dare la scossa? Il tempo c’è visto che il prossimo impegno per gli azzurri arriverà a inizio settembre tra tre mesi. Staremo a vedere.

Gattuso è l’uomo giusto

“Rino Gattuso è l’uomo giusto al momento giusto, sa navigare nelle difficoltà”, così ha parlato Ivano Bordon a Tuttosport. Campione del mondo nel 1982 come vice Zoff era anche nella spedizione del 2006 per preparare i portieri e farà altrettanto in questo nuovo corso.

Spiega: “Sono contento per lui e per l’Italia. Rino porterà novità e soprattutto saprà parlare e confrontarsi coi calciatori, con una lingua vicina alla loro. Sono sicuro che questo cambio in panchina farà bene alla nazionale”.

gattuso in piedi da indicazioni
Gattuso è l’uomo giusto (ANSA) MediaGold.it

Torna poi sui ricordi dell’allenatore ai tempi della spedizione nel 2006 in Germania: “Era uno di quelli che prima, durante e dopo le partite si faceva sentire. Voleva sempre affrontare nell’immediato i problemi che si presentavano e gli errori fatti. Voleva cancellare subito gli aspetti negativi“.

Bordon non ha dubbi: “Ero sicuro sarebbe diventato un allenatore, era innamorato del calcio, curioso. Per come viveva il gioco si capiva già che avrebbe intrapreso questo percorso”.

E poi torna sull’esperienza di Rino da allenatore: Si è forgiato in delle esperienze molto complicate e ci ha messo sempre la faccia. Spesso si è trovato di fronte a club con proprietà assenti e problemi economici, proteggendo per prima cosa i suoi calciatori. Ha saputo gestire situazioni difficili, questo a volte vale molto più dei risultati ottenuti sul campo. Secondo me per la nazionale è l’uomo giusto al momento giusto. La sua passione e il suo carattere da combattente aiuteranno in questo momento storico così cupo”.

E speriamo anche noi che si possa arrivare a un risultato importante per poterci godere un Mondiale come non accade da 11 anni.

Gestione cookie